Una minima infelicità - Carmen Verde
“La vita non è meno della letteratura. Bisognerebbe studiare a scuola l’infelicità delle nostre madri.” Scrittura pulita, elegante, struggente e poetica. Le parole usate con cura, a cesellare, ricamare, una storia di dolore, di disagio, di malattia mentale, di desiderio d'amore. Una storia di infelicità. Un'infelicità tramandata, "insegnata" da madre a figlia per tre generazioni. "L'infelicita è un luogo, un luogo fisico, una stanza buia nella quale scegliamo di stare". La storia di tre donne, una nonna, una mamma e una figlia, con una "somiglianza che stringe il cuore a chi arriva a riconoscerla". Una storia narrata per immagini, prendendo spunto da momenti immortalati in alcune fotografie. E, come in una foto in bianco e nero, il romanzo pare sospeso nel tempo, dilatato nello spazio. "Nonna diceva che il tempo se ne sta sull'uscio di casa e aspetta, guardandoci vivere quel tanto che ancora ci resta". E, come una foto, ti