Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Splendi come vita - Maria Grazia Calandrone

Immagine
"....ho trovato la pietra filosofale, l'officina alchemica dove ogni dolore viene ridato al mondo come bellezza. Bussole e armi dei disarmati sono le parole." La magia delle parole. L'autrice racconta la sua storia, o meglio la storia della sua mamma adottiva. La storia di una vita, di un legame, di un amore infinito, ma anche una storia di dolore, di abbandono, di disamore; del buio che attanaglia la mente di chi è vittima di malattia psichica ed il cuore di chi gli è vicino. E mettendo una dietro l'altra le parole, ricostruendo questa storia, rivivendo e ricordando, ritrova un sentimento che credeva perso, l'amore per la sua mamma e l'amore della sua mamma. Non è facile leggere Splendi come vita, sia per ciò che racconta che per il modo in cui è scritto. Non riuscivo a seguire, non trovavo un filo. L'autrice dice e non dice, svela e non svela, il tempo della narrazione non è lineare, tanti spazi bianchi. Ogni frase è uno squarcio attraverso cui guard

A-Mare

Immagine
  So che ci sei, e che tra una settimana, un mese, un anno, tornerò a guardarti. Ancora e ancora, laverai i pensieri; il tuo sale guarirà i graffi; il tuo suono ripulirà le orecchie; il tuo azzurro cancellerà il grigio; l'orizzonte dove tocchi il cielo, alleggerirà il cuore e darà respiro all'anima. So che ci sei, e sono felice. L.R.

Il silenzio - Don Delillo

Immagine
 Claustrofobico, potente, geniale. "In altri tempi, più o meno ordinari, c’era sempre qualcuno con lo sguardo perso nel proprio cellulare, di mattina, a mezzogiorno, di sera, in mezzo al marciapiede, incurante degli altri che gli passavano velocemente accanto, completamente immerso, ipnotizzato, consumato dall’apparecchio […]. E adesso questi tossicodipendenti digitali non possono fare niente, i cellulari sono fuori uso". Cosa è successo? Ipotesi, le più svariate: un attacco alieno, un attacco terroristico, una guerra, un evento naturale sconvolgente, l'entrata in un’altra dimensione spazio-temporale? E intanto la gente è sconvolta: chi resta in casa a fissare lo schermo del televisore nero, chi parla ininterrottamente senza seguire nessun filo logico, chi vaga nelle strade tra paura, angoscia, senza dimensione, senza volontà. Tutte le certezza vengono meno. Sì, perché tutte le certezze ormai le abbiamo affidate alla tecnologia, ad internet, ai media, al computer, al cell

Hotel Silence - Auđur Ava Ólafsdóttir

Immagine
 "Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento delle chiavi smarrite", da "L'arte di perdere" di E. Bishop. Un uomo: "Quasi quarantanove anni. Maschio. Divorziato. Eterosessuale. Senza nessun potere. Vita sessuale pari a zero. Buona manualità ", deluso e sopraffatto dal vuoto della sua esistenza decide di porvi fine e di farlo lontano da casa per evitare alla figlia il dolore di trovarlo privo di vita. Con un bagaglio minimo e con la sua borsa degli attrezzi, si reca in un paese appena uscito da una guerra. Già dalla prima pagina sappiamo che non si ucciderà, perché il racconto inizia dalla fine. Nel corso della storia assistiamo alla sua rinascita, al suo ritrovarsi, dopo essersi perso. Come? Riparando oggetti, tubature, mura e tutto quanto abbia resistito alla distruzione della guerra. Prendendosi cura delle cose e degli esseri umani sopravvissuti. Aiutando a ricostruire case, vite, cuori. Gli ingredienti per un buon romanzo ci sarebbero tutti: