Volevo solo essere felice. Felice come quando c'era il mio papà. Ero la sua principessa. Il suo orgoglio. Non faceva che parlare di me, di quanto fossi bella, dolce, intelligente. Una sera sono venuti con un'ambulanza e lo hanno portato via. Il cuore, dissero. E non l'ho visto più. Volevo solo essere felice. Mamma non lo capiva. Per lei ero la figlia ribelle, sempre con la testa tra le nuvole, che passava il tempo a leggere romanzi d'amore, a guardarsi allo specchio, che preferiva un vestito nuovo alla fetta di carne in tavola; che si illudeva che, credendoci e faticando, fosse possibile avere un futuro migliore; che era convinta di poter realizzare i suoi desideri; la figlia sbagliata, non come mia sorella, giudiziosa e assennata. Che credi sia la vita? La vita è sacrificio, dolore, fatica. E per una donna ancora di più. Mamma, io voglio essere felice. E lì schiaffi, rimproveri, insulti, punizioni. Imparai un lavoro, aiutavo la sarta del secondo piano per poter mettere