Simbolismi esoterici e religiosi nella Cerreto Sannita di Michele Ungaro - M. Selvaggio, A. F. Biondi, R. Cangiano, A. Ferrigno


Un lavoro a più mani, a più teste, a più cuori.
Un lavoro condotto con passione e competenza, frutto di intenso studio e ricerca, di amore per il sapere, per la cultura e soprattutto di amore profondo per la propria terra, attaccamento alle proprie radici.
Non è facile lasciar trasparire emozione da un lavoro di ricerca tra storia e simbolismo, ma gli Autori ci sono riusciti.
Si spazia tra storia, mitologia, leggenda, architettura, biologia, filosofia, religione, geometria, psicanalisi senza mai cadere nell'affettazione, ma con il gusto, il piacere, quasi l'esigenza di diffondere cultura.
Ci accoglie e ci accompagna in questo viaggio suggestivo tra immagini e simboli, tra umano e divino, tra microcosmo e macrocosmo, tra spirito e materia, la figura di Michele Ungaro. Giurista, poeta, scrittore, ambientalista, traduttore, politico, massone, egittologo, grande oratore, amante della musica e di tutte le arti, diffusore di cultura, fondatore della Società di Mutuo Soccorso tra gli operai di Cerreto Sannita, precursore dei tempi in molti campi e tanto altro: figura discussa e controversa, ma indubbio personaggio di grande fascino, di grande cultura che tanto ha dato alla sua terra. Una vita con luci ed ombre, vittorie e sconfitte, grandezze e miserie. Una vita da raccontare. Come scrive egli stesso nella sua poesia “Epigramma”:
“Pace che non v'à costante,
gioia non v'à che per un solo istante;
e in un istante solo,
se avvien che manchi
per noi manca il duolo; 
speranza lusinghiera brilla,
e poi la disperde aura leggera;
gloria, ricchezza, onore
o ne fa tristi o ne perverte il cuore.... 
Ahi! Ben è ver che favola è la vita,
e la favola mia non è compita!”...
Infatti se ne parla ancora oggi....

Michele Ungaro, dunque, ci apre le porte di questo viaggio tra i segreti affascinanti e misteriosi della simbologia.
Cos'è un simbolo? ce lo raccontano bene i nostri Autori. È un elemento di comunicazione, un legame che unisce e mette in relazione il finito e l'infinito, l'immanente e il trascendente, ciò che è in alto e ciò che è in basso, la materia e lo spirito.
Tanti i simbolismi esaminati e spiegati con riferimenti storici, mitologici, religiosi, scientifici.
Dalla chiave all'oca, dal triangolo al compasso, dalla fiaccola al leone, all'aquila, la quercia, il regolo, l'acacia.... ciascuno con il suo signiticato di “immagine di un contenuto che per la maggior parte trascende la coscienza”, come dice Jung, significato da cogliere ed accogliere con la profondità dei sensi e della mente e con il guizzo dell'intuito e la potenza dell'immaginazione; ciascuno con la sua magia.
Scriveva Dylan Thomas: “Voglio credere alla magia di questo ardente e stupefacente universo, al significato ed al potere dei simboli, al miracolo di me stesso e di tutti i mortali, alla divinità che è così vicina a noi e che tanto anela ad essere più vicina, alla sbalorditiva, dannata meraviglia del cielo che io posso vedere sopra di me e pensare sotto di me”.



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