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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Olive Kitteridge - Elizabeth Strout

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  "La maggior parte della gente non era abbastanza consapevole della propria vita mentre la viveva". E così, tra speranze disattese, desideri irrealizzati, sogni infranti, programmi e progetti andati in fumo, impegni quotidiani, traguardi da raggiungere, necessità, doveri e a volte piaceri, la vita passa, spesso sceglie per noi, decide per noi, che, presi dal vortice degli eventi e della quotidianità, viviamo senza sapere "quello che tutti dovrebbero sapere: che sprechiamo inconsciamente un giorno dopo l'altro". Tredici racconti intrisi della malinconia di un presente vissuto con uno sguardo al passato, con le sue scelte talvolta sbagliate, i rimpianti, le occasioni perdute e uno sguardo al futuro con le incertezze  le paure e l'ansia del tempo che passa inesorabile lasciando i segni sul corpo e nell'animo. Ma anche illuminati dalla speranza, dalla voglia di vivere. "La speranza [...] quei germogli di un verde tenero che spuntavano dentro di lui &

Ci sono mani che odorano di buono - Sara Gambazza

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  "È un formicaio il quartiere, fitto di case popolari, abitato da un campionario di umanità che si somiglia per necessità e disperazione. Tutti uguali quelli del Cinghio, senza speranza, buoni a far niente, costretti a pensarsi con le convinzioni di chi nasce altrove, a vedersi con gli occhi di chi non sa cosa sia la miseria". Nascere e vivere al Cinghio è un destino che capita, ed è un marchio che resta impresso sulla pelle oltre che nel cuore e nella mente. Ma ci si può salvare. E quando accade, quasi sempre grazie all'amore , che è " l'antidoto, la polvere di fata che ti permette di volare sopra al marciume " , a una mano tesa, a un aiuto insperato, è bellissimo. "Ci sono mani che odorano di buono" racconta del Cinghio e dei suoi abitanti. Racconta di Marta, che " non piangeva. Mai. Ché piangere non serve a raddrizzare quello che è storto "; una che, " se l'anima pesasse, spaccherebbe le bilance ". Di Bina cui "

Ora che ho incontrato te - Rosario Pellecchia

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"Se hai nascosto un ricordo, le canzoni lo trovano" ha scritto qualcuno. Ed è  proprio vero. Questa storia inizia in "quel piccolo pezzo di mondo, tra Park Avenue e l'Ottantacinquesima Strada" e  prosegue on the road per gli Stati Uniti sulle tracce di una chitarra e della storia della musica blues e jazz. È la storia di Zoe, "la ragazza che non somiglia a nessuno" musicista afroamericana innamorata della musica e di Lorenzo un broker che ha appena perso il lavoro, pieno di problemi che "non appena un accenno di gioia bussa alla sua porta, pensa che abbia sbagliato indirizzo". Due vite complicate, due persone tormentate in una città immensa e caotica "fuori New York col suo vetro, il suo cemento brutale, i taxi, gli hot dog, gli skate,  i laptop e le bici, le tate che spingono passeggini da duemila dollari,  la gente che  corre, i lavori in corso, le pizzerie, le bancarelle cinesi. La vita che scorre, mentre loro, lì dentro, iniziano a