La versione di Fenoglio - G. Carofiglio

 No, non sono entrata in sintonia con questo romanzo. Sarà che ho ancora impresse la potenza, l'intensità e l'emozione di Le tre del mattino, sarà che il romanzo poliziesco non è il mio genere, ma l'ho trovato poco coinvolgente, poco interessante. Sicuramente c'è qualche bella pagina, qualche riflessione su cui soffermarsi (la paura del tempo che passa inesorabile lasciando i suoi segni sul corpo che invecchia, l'insicurezza di un giovane che non sa cosa fare della sua vita, la denuncia dei metodi violenti usati dalle forze dell'ordine durante gli interrogatori) ma più che un romanzo pare un manuale su come diventare investigatore. I personaggi e i loro colloqui appaiono finti, i dialoghi poco interessanti, inoltre alquanto pretestuosi e talvolta

fuori luogo i riferimenti a titoli o frasi di romanzi e poesie. Carofiglio ha senza dubbio una bella scrittura, gradevole, fluida, si legge velocemente, ma questo, che sembra piuttosto un romanzo di formazione, non lascia emozione, appare frammentario, non decolla, a tratti annoia. Il personaggio di Fenoglio è più o meno tratteggiato (forse perché non ho letto i precedenti romanzi di cui è protagonista) ma quella del giovane Giulio rimane in embrione. "....nelle indagini ed in generale nella vita: moltiplicare le occasioni. Cioè moltiplicare i tentativi, senza preoccuparsi del fatto che molti di essi saranno dei fallimenti. I migliori sono quelli che sanno fallire rapidamente, con eleganza e senza conseguenze".

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