Il resto di niente - Enzo Striano

 "Quella laggiù, dunque, quel vasto presepio di luci sparse tra macchie d'alberi dalle colline al mare, quell'immensa distesa d'acqua nel grembo fra edifici e Monti, in cui il Vesuvio verberava fuochi e le case barbagli d'oro vecchio, era Napoli".

 Striano racconta, attraverso la storia di Eleonora Fonseca, napoletana di adozione, poetessa ed intellettuale, prima donna a dirigere un giornale politico, gli avvenimenti che portarono alla rivoluzione napoletana del 1799 ed il suo fallimento. In una Napoli bella e piena di contraddizioni, che Striano descrive meravigliosamente evocando suoni, odori, colori e sapori, in una Europa dove i nobili e la Chiesa si contendono potere e privilegi e dove il popolo vive nell' ignoranza, si fanno strada idee di libertà ed uguaglianza. Gli intellettuali napoletani infervorati da quanto accade in Francia danno vita alla rivoluzione napoletana, alla quale però, manca il supporto, fondamentale, del popolo, che vive la sua condizione come ineluttabile, con un senso di passività di fronte alla fatalità della vita, perché "accossì adda i’. Come dicono i lazzari: così deve andare. Tu non ce puo’ fa’ niente. Il resto di niente."' "Pulcinella non è un tipo allegro. Sa le cose nascoste. Ca la Repubblica adda ferni', come finisce tutto, ca ll'uommene se crerono de fa' chesto, de fa' chello, de cagna' lo munno, ma non è vero niente. Le cose cambiano faccia, ma non sostanza: vanno sempre comme hanno da ì. [....] Pulcinella queste cose le ha sapute sempre, come volete che si mette a fare il giacobino? Lo po' pure fa', ma solo per far ridere, per soldi. Isso non ce crede".

 Eleonora, donna intelligente, colta, curiosa, forte e caparbia, ed al tempo stesso fragile di fronte alle dure prove della vita, partecipa attivamente agli eventi, credendo e difendendo le sue idee fino alla morte. Lo stile di Striano è piacevole: scorrevole, minuzioso nelle descrizioni. L'utilizzo di lingue e dialetti differenti dà brio alla narrazione. "La rivoluzione è figlia di ragione o sentimento? Idee nuove girano in Europa, sul valore da restituire ai sentimenti. La ragione fallisce, senza dignità né decoro. E però i sentimenti non sono anch'essi fallaci? Barbari? Come si edifica un mondo esclusivamente sul cuore?"



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