Chiamami col tuo nome - André Aciman.

 "Ma questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta [......] è li bloccata, come l'apparizione di lucciole in un campo d'estate verso sera [.....] Ma tornare indietro è falso. Andare avanti è falso. Far finta di niente è falso. Cercare di rimediare a tutte queste falsità è a sua volta falso."

Questo romanzo è la sublimazione dell'amore:  descrive, in maniera al tempo stesso delicata e potente, le emozioni, le gioie, le ansie, le paure,  le tormentate attese che chiunque, almeno una volta nella vita, amando, ha sperimentato.

È la celebrazione dell'amore in assoluto: amore per la natura, per l'arte, tra genitori e figlio, l'amicizia profonda, e poi l'amore tra due persone, due amanti, l'amore carnale, la passione dirompente, la tenerezza, il desiderio, lo struggimento, la nostalgia, la paura, l'abbandonarsi incondizionato all'altro, il resistere, il nascondersi, il mostrarsi, il concedersi, il donarsi...

Di tanto amore resta la bellezza struggente di un ricordo, la malinconia nel rivedersi e ritrovarsi vicinissimi eppure distanti, la dolce nostalgia degli anni che volano via crudeli, il rimpianto, soffocante e doloroso di ciò che non è stato.

Il lettore viene letteralmente trascinato nella narrazione, diventa tutt' uno con gli splendidi paesaggi della Riviera, sente il caldo sole dell'estate sulla pelle, respira l'afa di una notte romana d'agosto, vive la passione cerebrale e fisica tra i due protagonisti e arriva quasi ad ascoltare la musica che proviene dal pianoforte sfiorato dal giovane Elio....

"Al posto tuo[.....] se la fiamma è accesa non la spegnerei. Chiudersi in se stessi può essere una cosa terribile quando ci tiene svegli di notte, e vedere che gli altri ci dimenticano prima di quanto vorremmo non è tanto meglio. Rinunciamo a tanto di noi per guarire più in fretta del dovuto, [.....] e ogni volta che ricominciamo con una persona nuova abbiamo meno da offrire. Ma non provare niente per non rischiare di provare qualcosa....che spreco!"



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