Il velo dipinto - W. Somerset Maugham

 "Ho idea che la sola cosa che ci permette di guardare senza disgusto il mondo in cui viviamo sia la bellezza che gli uomini di tanto in tanto creano dal caos. I quadri che dipingono, la musica che compongono, i libri che scrivono, la vita che vivono. Fra tutte, la cosa più ricca di bellezza è una vita bella. È questa l'opera d'arte più perfetta."

 Che ci può essere di particolare, emozionante, sorprendente in un romanzo che racconta di una giovane donna bella e frivola che tradisce il marito, follemente innamorato, ma freddo ed insignificante con un uomo belloccio, galante e vuoto? Tutto! La lettura scorre veloce: man mano che procede il racconto i personaggi prendono sempre più forma, come messi a nudo; i loro pensieri più remoti appaiono nitidi, i loro sentimenti, le fragilità, le debolezze, le meschinità vengono osservati come attraverso una lente d'ingrandimento. "Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita” da queste parole di una poesia di Shelley e dal canto del Purgatorio di Dante su Pia de' Tolomei nasce l'ispirazione di Maugham. Egli descrive essenzialmente la crescita interiore di Kitty, giovane donna che una madre tiranna, sciocca, fredda, arrivista e senza sentimenti ha reso frivola, superficiale, fino alla stupidità. Ne racconta i pensieri più intimi, reconditi ed inconfessabili. Kitty, scoperta nel suo tradimento viene condotta dal marito ad espiare in una provincia dove c'è un'epidemia di colera. Qui, senza più certezze, cerca una strada da seguire:“Alcuni cercano la Via nell'oppio e altri in Dio, altri nell'alcol e altri nell'amore. Ma è sempre la stessa Via che non conduce in nessun luogo”. In una Cina dai paesaggi fiabeschi fra templi, risaie e boschetti di bambù, nel bel mezzo di una terribile epidemia di colera che uccide ogni giorno centinaia di persone, la protagonista conosce una realtà a lei sconosciuta, fatta di rinuncia, altruismo, amore disinteressato e subisce una trasformazione, una metamorfosi intima. E ciò che è falso, “il velo dipinto”, finisce un po' alla volta per diventare reale.

 "Se la gente parlasse solo quando ha qualcosa da dire, il genere umano perderebbe presto l'uso della lingua."



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