L'eredità di Eszter - Sándor Márai
"Il crepuscolo cominciava a invadere la stanza e anche noi abbassavamo la voce, come se insieme al tramonto tutto impallidisse, sia gli oggetti che le parole tra noi".
Eh sì, Márai scrive divinamente! Passioni, amori vissuti e negati, tradimenti, tormento ed angoscia, verità e finzione, forza e debolezza, passato e futuro. Nostalgia per ciò che è stato, rimpianto per ciò che non è stato, malinconia, ricordi, speranze e disillusioni, ed il tempo, il tempo che passa e l'attesa, ed il tempo che passa nell' attesa. E i dialoghi: meravigliosi! Eszter attende per vent’anni il ritorno dell’unico uomo che abbia amato, Lajos: poco importa che sia un mascalzone, impostore, ladro, bugiardo, che ha sposato sua sorella. Eszter ha vissuto la sua vita per anni da sola, rassegnata, tranquilla, circondata da pochi e fidati amici e con la compagnia della vecchia Nunu. Ma in realtà stava solo aspettando, sospesa in una sorta di limbo. E quando il passato ritorna Eszter compie il suo "dovere". È l'unico modo che ha per non rinnegare se stessa, il passato, la sua vita, i momenti belli della sua vita, quelli vissuti a pieno, per dare un senso al suo sentimento, per dare un senso a tutto, poco importa chi sia realmente Lajos e quali siano i suoi sentimenti.
“Non basta amare qualcuno. Bisogna amare con coraggio. Bisogna amare in modo tale che nulla, né ladri, né influenze esterne, né leggi umane o divine possano interferire con questo sentimento.”
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