Il tempo invecchia in fretta - Antonio Tabucchi
"Le parve di essere quel bambino che all'improvviso si ritrovava con un palloncino floscio tra le mani, qualcuno glielo aveva rubato, ma no, il palloncino c'era ancora, gli avevano soltanto sottratto l'aria che c'era dentro. Era dunque così, il tempo era aria e lei l'aveva lasciata esalare da un forellino minuscolo di cui non si era accorta?".
Divorato! Si legge tutto d'un fiato. È poesia!
Non è un romanzo: sono nove storie. Nove racconti e nove personaggi che, pur non avendo niente in comune, ruotano intorno ad un unico tema: il tempo, il tempo che passa, inesorabile, si consuma, fugge, si nasconde, si intreccia, si confonde, invecchia, proprio come i protagonisti di queste storie, proprio come gli uomini.
I personaggi sono indimenticabili: dall'ex agente della Repubblica democratica tedesca, che per anni ha spiato Bertolt Brecht che si reca sulla tomba dello scrittore per confidargli un segreto che non ha mai detto a nessuno, all'ufficiale italiano che dopo la guerra in Kosovo fa i conti con i danni dell’uranio impoverito ed insegna a una ragazzina l’arte di leggere il futuro nelle nuvole, all'uomo che diventa il protagonista di una storia immaginata in una notte d’insonnia.
"Il vero protagonista della storia che abbiamo vissuto non siamo noi, è la storia che abbiamo vissuto".
"....dentro sentiva una brezza di tramontana. Pensò ai venti della vita, perchè ci sono venti che accompagnano la vita: lo zefiro soave, il vento caldo della gioventù che poi il maestrale si incarica di rinfrescare, certi libecci, lo scirocco che accascia, il vento gelido di tramontana. Aria, pensò, la vita è fatta d'aria, un soffio e via, e del resto anche noi non siamo nient'altro che un soffio, respiro, poi un giorno la macchina si ferma e il respiro finisce.".
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