Le correzioni- Jonathan Franzen

  


Amaro, cinico, spietato.

Ma anche ironico, a tratti grottesco, e commovente e dolce.

Racconta la vita di una famiglia: Alfred ed Enid Lambert con i loro tre figli, Gary, Chip e Denise. Ciascuno vittima e carnefice di se stesso prima ancora che degli altri.

 Quanto sarebbe più semplice, e bella, e serena la vita se non si vivesse nel costante tentativo di apportare correzioni: a se stessi, a chi ci sta accanto, agli avvenimenti; se non ci si illudesse di tenere tutto sotto controllo; di indirizzare, guidare e condizionare gli eventi.

Vivere, invece di immaginare come dovrebbe essere, la vita; impegnarsi a realizzarsi ed a realizzare i propri sogni invece di perdersi per assecondare e seguire delle aspettative, proprie o altrui.

Accettare ed accettarsi invece di omologare ed omologarsi.

Innamorarsi di sé, dei propri figli, di chi sta intorno e non di proiezioni di immagini.

E mollare. Mollare i giudizi, e i pregiudizi, i consigli, le aspettative, per vivere finalmente. 

"Tutti i suoi amici erano persone perbene e avevano amici perbene e dato che di solito le persone perbene allevano figli perbene, il mondo di Enid assomigliava a un prato in cui l'erba cresceva così folta da soffocare il male: un miracolo di perbenismo ".


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