L'uomo che attraversò tre secoli - Emma de Franciscis
"Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta" Ugo Foscolo.
Questo è il messaggio forte che arriva da questo romanzo.
"Il mio bisnonno Costì mi ha insegnato che nomi e parentele servono a costruire l'albero genealogico, ma poi bisogna riempirlo di vite e di affetti per trasformarlo in famiglia..."
È la storia della famiglia De Santis, dei loro luoghi, delle loro vite, dalla fine del 1700 fino ai nostri giorni, per ben nove generazioni.
È un romanzo che è un tuffo nella storia, che narra gli eventi salienti accaduti nel corso di questi tre secoli. E, parallelamente, descrive i mutamenti nella società, il progresso scientifico, le scoperte, le invenzioni che in questo lungo periodo ci sono stati.
Tanti i personaggi, tutti ben caratterizzati e descritti. E tante le donne, forti, decise, volitive, consapevoli, rispettate ed amate, determinanti nei momenti cruciali della famiglia, anche quelle dei secoli passati, a dispetto di un'epoca che le voleva sottomesse e riservate.
Un romanzo che emoziona, commuove e fa sorridere. Come la vita.
Non mancano pagine poetiche, belle descrizioni.
Particolarmente emozionanti ed evocative per me che ho il mio "posto del cuore", quello dove pare che il tempo non esista, dove passato e futuro, attese e ricordi si confondono, dove senti forte la presenza di chi non c'è piú, sono le pagine su Torre sul Lago, paese che non esiste, ma che l'Autrice ci fa vedere come se fosse reale.
"Torre sul Lago per me è il canto degli uccelli la mattina presto in estate; è il frinire delle cicale che riempie le notti; è il ronzio dei mosconi che si aggirano fastidiosi in cucina; è la sensazione di immutato che si percepisce nelle ore più calde della giornata, quelle che scorrono lente e ci rendono prigionieri dell'ozio "
Un romanzo che è un inno ai valori umani, all'integrità morale, all'onestà intellettuale, all'amore, alla solidarietà, all'accoglienza, alla riconoscenza.
Un romanzo sulla nostalgia, quella nostalgia che, rubando le parole ad Erri De Luca: "Quando ti viene nostalgia non è mancanza. È presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti."
La nostalgia che nasce da un ricordo, da una foto, da una parola, da un nome, da un profumo, da un sapore, sì, "l'aroma di infanzia" che ha il potere di portarci altrove, nel tempo e nello spazio.
Perché è necessario "Ricordare senza rimpianti, vivere appieno il presente per costruire il futuro"
Un romanzo sulla necessità di ricordare, tramandare storie e Storia. La necessità di non dimenticare.
"Il tempo è una belva che cammina in una sola direzione, senza fermarsi e senza voltarsi indietro, nonostante tutto è sempre un piacere vivere".
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