Il cognome delle donne - Aurora Tamigio

Una saga familiare al femminile. Tre generazioni di donne, ognuna di esse col suo carattere, la sua indole, la sua intelligenza, la sua sensibilità,  il suo modo di vivere e vedere il mondo.

Quasi un secolo di storia, dai primi anni venti ai primi anni 80, con una guerra nel mezzo, crudele e terribile.

"In tutta la sua vita, non aveva mai avuto davvero paura: si era difesa dalle cinghiate di suo padre, non l’aveva spaventata l’idea di lasciare la famiglia per seguire suo marito, non si era data pena di urlare chissà quanto durante i tre parti. Ma la guerra le aveva fatto conoscere il terrore e la realtà di restare sola e perdere chi amava. E, insieme a lei, anche i suoi figli avevano imparato a conoscere l’odore della paura".

L'evoluzione dei tempi, dei costumi, della società.
Sullo sfondo gli uomini: alcuni violenti, prepotenti, altri indolenti, o imbroglioni, o ignavi. Tutti, o quasi, convinti di dover e poter comandare, nella migliore delle ipotesi guidare, consigliare, aiutare o sostenere le donne, siano esse madri, mogli, figlie o sorelle.

La lettura procede tra alti e bassi. Talvolta il racconto appare affrettato, altre volte lento e di alcuni personaggi non si capisce la collocazione e la funzione nella storia.

“E d'un tratto, davanti a Lavinia, si era materializzato il tempo. Non più come una galassia di pulviscoli invisibili che le stava tutto intorno, non più un tempo infinito e incalcolabile che non si sarebbe mai esaurito perché lei era giovane e la sua vita appena incominciata e destinata a finire mai...".




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