La vita materiale - Marguerite Duras

 "... il libro rappresenta ciò che penso certe volte,  in certi giorni, di certe cose...".

Non è  un romanzo, non ne ha la struttura né ha una trama. Sono pensieri sparsi, che descrivono spaccati di vita: una chiacchierata su fatti, luoghi, momenti, persone. Infatti, in realtà, sono estrapolazioni di conversazioni tra l’Autrice e Jérôme Beaujour in seguito trasformate in libro.
Rapisce la "scrittura fluttuante" come la definisce l'Autrice stessa " quell'andare e venire fra me e me, fra voi e me in questo nostro tempo".
Su cosa vertono queste conversazioni?
Ovviamente c’è l’Indocina, il ricordo degli anni della giovinezza, della povertà, della famiglia; ci sono richiami ai libri scritti; le paure, gli amori, gli amici, l'alcolismo, le malattie. Gli incontri, le passioni, il sesso, il senso di vuoto, il caos, il rumore e il silenzio. C'è la vita, la sua vita.

Ma quanta profondità, quanto pathos, quanta potenza, quanta poesia, quanta incorporea e delicata sensibilità nella descrizione della quotidianità di una vita materiale!



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