La Mammana - Antonella Ossorio

 "Per pelle aveva un velo da sposa, per occhi due cristalli di rocca e sul capo una lanugine bianca […] Di un bianco abbacinante, e per giunta femmina, era la ventottesima creatura trascinata sulla faccia della Terra per mano di Lucina. Per il resto la neonata appariva normale, anzi perfetta".

Perfetta come perfetta può essere ogni diversità.
Se, invece di evidenziare con diffidenza e paura ciò che di "sbagliato" c'è nel "diverso" da noi, in chi non rientra nei parametri di "normalità", ci lasciassimo andare a coglierne la bellezza, l'unicità; se ci sforzassimo di guardare oltre il guscio per affacciarci a guardare l'anima di chi ci appare "diverso", quanta meraviglia potremmo trovare!

Un libro che è un po' favola e un po' romanzo storico, un po' leggenda e un po' verità, un po' magia e un po' realtà.
La scrittura è evocativa, piacevole,  musicale, complice la napoletanità che viene fuori anche senza un uso eccessivo di termini dialettali.

La Mammana è la storia di Lucina e della sua Stella, "diverse", uniche ed indimenticabili.
È una storia di odio e d'amore, l'Amore, in tutte le sue forme; di nascita, di rinascita e di morte; di fiducia e diffidenza; di fughe e ritorni, di paure e di speranze; di solitudini, di pregiudizi, di superstizioni, di libertà.

E poi c'è Napoli, con i suoi profumi e i suoi miasmi, il suo cuore e la sua durezza, lo splendore e le brutture, con la sua caotica, rumorosa capacità di accogliere, con le sue contraddizioni...
Se già non l'amassi di un amore antico, incondizionato, viscerale, leggendo la Ossorio mi innamorerei di Napoli!


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