108 rintocchi - Yoshimura Keiko

Suoni, musiche, profumi, aromi che si sprigionano dalle cucine in frenetica attività per preparare tutto ciò che la tradizione esige, ma anche pensieri, emozioni, paure e speranze riempiono le ore d'attesa dei 108 rintocchi che salutano l'anno che finisce ed accolgono quello che inizia.

Il tutto  cadenzato da quel meraviglioso ritmo lento e dal respiro profondo proprio del WABI SABI.

L'esordio fresco, semplice, immersivo di una giovanissima Autrice (anno di nascita 1999) che ha una scrittura lineare, delicata, pacificante.

Leggendo viene immediato  il paragone con il film Perfect days, tra il protagonista del romanzo, Sohara, ed il protagonista del film, Hirayama, per la stupenda capacità di guardare il mondo con occhi buoni e consapevoli, di accettare ed amare le mancanze, le imperfezioni, le fragilità proprie e degli altri con serenità e comprensione, di accomodare oggetti e persone, di compiere ciascun atto del quotidiano con gioioso senso del dovere.

Come Hirayama,  anche Sohara "Concluso ogni lavoro, si fermava nell’ingresso per leggere i libri che lì lasciava generosamente la gente, perché il ragazzo aveva capito, senza comprenderne ancora la diretta relazione, che quelle fisarmoniche di carta avevano il potere di migliorare la vita delle persone.”

La storia si svolge nei tre giorni che precedono il Capodanno, giorni in cui la tradizione vuole che tutto nelle case venga ripulito, sia i luoghi che i cuori, per accogliere il nuovo anno e salutare il vecchio buttando via ciò che di negativo c'è stato. Operazione che verrà completata dai 108 rintocchi, tanti quante sono le passioni umane da purificare.

E si svolge su una piccolissima isola di soli 4 km quadrati, sormontata da un vulcano, la cui comunicazione col resto del mondo dipende dalle condizioni del mare, che isola per lunghi periodi gli abitanti rendendo più stretti e profondi i rapporti tra loro, abituati a soccorrersi reciprocamente, a bastare a se stessi, ad accontentarsi di ciò che l'isola può dar loro.

Perché i "senza" sono fondamentali per raggiungere la serenità.

Nella foto la mia copia del romanzo poggiata su una stampa riproducente l'opera

"Vista del Monte Fuji dal Punto di Satta nella Baia di Suruga" di Utagawa Hiroshige.