Un posto tranquillo - Matsumoto Seichō
Un posto tranquillo è un giallo a tinte noir.
Entrambi generi che non amo, ma ho letteralmente divorato questo romanzo...
Probabilmente perché è un giallo sui generis, in cui non c'è un delitto e le indagini sono svolte da un comune cittadino, un funzionario del ministrro dell'agricoltura che dopo la morte per cause naturali della moglie, avvenuta in una strada inusuale per le sue abitidini, comincia, ossessivamente a chiedersi cosa facesse lì la donna.
Comincia cosi una ricerca che lo condurrà a prendere atto di non aver mai realmente conosciuto la donna che aveva sposato, forse per mancanza di interesse reale nei suoi confronti, di un sentimento profondo. E, probabilmente, di non conoscere fino in fondo neanche se stesso...
L'Autore ha una bella penna, ritmi giusti, crea intrecci capaci di tenere incollati alle pagine ed ha un modo affascinante e serrato di raccontare l'animo umano.
La società giapponese è descritta in maniera spietata, nelle contraddizioni, nei rapporti tra uomini e donne, nelle rigide gerarchie familiari, sociali e lavorative, nel culto dell'efficienza, dell'apparire, sempre, anche a discapito delle emozioni e dei sentimenti.
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