Abel - Alessandro Baricco

 "Abel è la storia scritta da un pistolero che ha smesso di sparare. Era il migliore e a un certo punto ha smesso di sparare. E nel libro sono seminate qua e là queste ragioni impalpabili o colorate o sottilissime che possono fermare le mani di un pistolero che è il più grande".

Queste le parole di Baricco su "Abel".

Abel vive nel profondo Ovest, quel luogo di "spazi che giacevano muti, ai margini del mondo conosciuto [...] Era l'Intatto. Dimorava nell'apparente assenza dell'animale uomo e quindi rotondo in un unico respiro di meraviglia, sangue, sperma e orrore...".
È il primo di sei figli  e a 11 anni dopo la morte del padre con i fratelli e la madre, che presto li abbandonerà, svolge una vita di dura fatica.
Lasciata la casa della sua infanzia diventa sceriffo e a ventisette anni diventa una leggenda vivente perché riesce a effettuare “il Mistico”, che consiste nello sparare e colpire con due pistole due obiettivi diversi nello stesso istante. È il più bravo Abel, ma essere pistolero, anche se dalla parte dei "buoni", non lo fa dormire. Trova pace solo quando è con la sua donna, Hallelujah Wood, cresciuta con una tribù di nativi e poi adottata da uno psichiatra, "una donna bianca che viaggia per mano a una ragazzina Dakota" e che è  "infinita".
Un giorno, una bruja gli dice: "Sarà molto doloroso, ma un giorno, Abel, te lo prometto, nascerai".
E così sarà...

Le donne in "Abel" hanno la capacità di conoscere tutto,  passato e futuro: la bruja, la madre, Hallelujah, la sorella Lilith.
Loro sanno più di chiunque che "non c'è un futuro, non c'è un passato[...] c'è un unico respiro. [...] Quindi non chiederti se c'è un prima o un dopo, perché solo c'è un adesso. Per questo è impossibile aver paura, poiché tutto è già accaduto, e nulla finirà mai" .
I nomi dei protagonisti sono in gran parte tratti dalla Bibbia, ma sono la cultura, la saggezza, l'animismo dei nativi d'America l'anima di questo romanzo.
L'uomo come parte di un tutto, la vita di ciascuno come parte di tutte le Vite che fluiscono l'una nell'altra dalla notte dei tempi.
"Un uomo può cambiare mille volte cavallo, ma la sella mai [...] nessuno sapeva quante storie contenesse quella sella, neanche lui, ma forse proprio questo era il senso del lungo andare nella vita, scoprire quante vite camminano con noi".
"Siamo già stati dove non siamo mai stati, e anzi, a dirla tutta, veniamo da lì".

Suggestivo, potente, poetico: c'è tutta la magia di Baricco.

"Non c'è niente di particolarmente difficile da capire [...]. La vita corre comunque, non ha bisogno di noi per farlo. Corre di padre in figlio, nei gesti più stupidi e nelle grandi curve della Storia, corre dappertutto e in ogni direzione. Noi c'entriamo poco, fa tutto da sola. Se vi dovesse accadere di incrociarla, non abbiate paura. Datele una mano e godetevi lo spettacolo".



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