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Trust - Hernan Diaz

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Non sono i fatti, i protagonisti, gli eventi a fare una storia, ma la voce che li narra e li descrive. Ogni storia, ogni vita ha una sua narrazione che muta in relazione alla voce narrante. Persino il diario che dovrebbe essere la narrazione più fedele, in fondo non lo è,  perché filtrata, comunque, da un "narratore". Infatti: " un diarista è un mostro: la mano che scrive e l’occhio che legge appartengono a corpi diversi ". La storia narrata è quella di Henry Bevel e di sua moglie Mildred. Siamo a New York nella prima metà del Novecento: da un lato Wall Street con la sua ricchezza, i soldi, i giochi di potere, la borsa, dall'altra la miseria, l'emigrazione e i movimenti anarchici dì Brooklyn. Bevel è un ricco finanziere che ha fatto fortuna e accumulato ricchezze tra luce ed ombre; è sposato con Mildred, con la quale ha un rapporto ambiguo che, si intuisce subito, non è basato sulla passione e l'amore... I fatti sono narrati da quattro voci dive...

Cose che non si raccontano - Antonella Lattanzi

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  " ...ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male. Quelle cose, io non voglio dirle a nessuno. Io non voglio pensarle, quelle cose. Io voglio che non siano mai esistite. E se non le dico non esistono... " E invece l'Autrice le dice, le racconta, le mette nero su bianco in questa storia che è dolorosa, potente, intensa, disperata, tanto piú perché apre, di tanto in tanto, la porta alla speranza. "... ho avuto attimi grandiosi di realizzazione, seguiti da attimi terribili di non accettazione, seguiti da attimi di meravigliosa gioia e pienezza, ma non mi sono mai seduta su un attimo sempre uguale, non ci sono mai riuscita... ". L'Autrice ci porta con lei su queste montagne russe che sono i suoi pensieri e i sentimenti e le emozioni in uno dei periodi più dolorosi e terribili della sua vita e della vita di qualsiasi donna abbia vissuto le sue esperienze. Sì perché questo libro parla di donne, di maternità rifiuta...

L'istante largo - Sara Fruner

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  " Il mondo è fatto di persone che fanno quello che possono. E loro, in qualche modo, sono arte ". Ho comprato "L'istante largo" prima di tutto per il titolo che ha catturato la mia attenzione e poi spinta dalle recensioni più che positive, entusiastiche direi: forse per questo mi aspettavo di più. Narra di Macondo, un adolescente che ha tre mamme e viene cresciuto da Rocìo, la nonna che, per un intervento alla faringe, non può parlare ma comunica scrivendo biglietti (chiamati scontrini), lettere e lunghi racconti in un quaderno giallo. Mettendo insieme i pezzi dei racconti e le scoperte che il ragazzo, novello Sherlock Holmes, fa indagando, Macondo scoprirà la sua storia e quella della sua famiglia. La lettura, non sempre scorrevole e a volte ridondante che ti viene voglia di saltare qualche pagina qua e là, non è tuttavia sgradevole, anche grazie alle atmosfere che rimandano, volutamente, visto il nome del giovane protagonista, alla letteratura latino-ame...

Fiori per Algernon - Daniel Keyes

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Struggente , profondo, provocatorio, geniale; attualissimo nello stile e nei contenuti, Fiori per Algernon, scritto nel 1959, non dimostra i suoi anni. Charlie Gordon è un uomo di oltre trent'anni nato con un ritardo mentale , che viene sottoposto da un'equipe di scienziati a un’operazione al cervello, già effettuata  su un topolino, Algernon, grazie alla quale il suo QI triplicherà, anche se ancora non sono noti gli effetti nel tempo. Comincia così la progressiva crescita delle capacità cognitive di Charlie, che descrive lui stesso nel suo diario. Ed è mirabile come Keyes sia riuscito a rendere l'evolversi della mente, dei pensieri, dei ricordi, delle associazioni mentali, dei sentimenti di Charlie. In questo modo Charlie realizza il suo sogno. Prima dell'intervento scriveva: " Vollio sol tanto esere inteligiente come li altri per poter avere un muchio damici che mi volliono bene "  Come si sbagliava! Tanto che al culmine della sua intelligenza scrive ...

La luna e i falò - Cesare Pavese

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  Di tutto quanto, della Mora, di quella vita di noialtri, che cosa resta? Per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la sera, e mi sentivo un altro, mi sentivo davvero io, non sapevo nemmeno bene perché [...] I ragazzi, le donne, il mondo, non sono mica cambiati. Non portano piú il parasole, la domenica vanno al cinema invece che in festa, dànno il grano all’ammasso, le ragazze fumano – eppure la vita è la stessa, e non sanno che un giorno si guarderanno in giro e anche per loro sarà tutto passato. Tanti anni sono passati da quando, studentessa del ginnasio, ho letto la prima volta "La luna e I falò". Mi piacque tanto, ma oggi posso dire di aver letto un altro romanzo. Il senso di profonda nostalgia, la consapevolezza del tempo che passa, il sentimento di perdita di persone, luoghi, ideali, il peso delle delusioni e delle disillusioni, l a malinconia che pervade le pagine insieme al desiderio di sentirsi parte di qualcosa, tutto questo che riesco a "sentire...

L'urlo e il furore - William Faulkner

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 “[La vita] è un racconto narrato da un idiota, pieno di urla e furore, che non ha alcun significato”. Dal "Macbeth" di Shakespeare. Complicato,  impegnativo, a tratti tortuoso e oscuro, con tempi narrativi sfasati e livelli temporali differenti che si alternano senza soluzione di continuità; flussi di pensiero, tanti nomi, spesso simili o addirittura uguali, per altrettanti personaggi...insomma: faticoso. Però, che meraviglia! Quando, man mano che le pagine da leggere si assottigliano e la matassa si dipana e su tutto si fa luce e comprendi ogni cosa,  tutta la fatica sparisce d'incanto e ti resta il piacere di una lettura bella veramente, al punto che riprendi dalle prime pagine e vai a rileggere i passaggi che, alla prima lettura, non potevi interpretare.  "L'urlo e il furore", racconta la storia dei Compson, famiglia sudista, nei primi decenni del 1900, con le ferite della guerra di secessione ancora aperte e a ridosso con la crisi del ‘29. Sono quattro ...

Abel - Alessandro Baricco

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  "Abel è la storia scritta da un pistolero che ha smesso di sparare. Era il migliore e a un certo punto ha smesso di sparare. E nel libro sono seminate qua e là queste ragioni impalpabili o colorate o sottilissime che possono fermare le mani di un pistolero che è il più grande". Queste le parole di Baricco su "Abel". Abel vive nel profondo Ovest, quel luogo di "spazi che giacevano muti, ai margini del mondo conosciuto [...] Era l'Intatto. Dimorava nell'apparente assenza dell'animale uomo e quindi rotondo in un unico respiro di meraviglia, sangue, sperma e orrore...". È il primo di sei figli  e a 11 anni dopo la morte del padre con i fratelli e la madre, che presto li abbandonerà, svolge una vita di dura fatica. Lasciata la casa della sua infanzia diventa sceriffo e a ventisette anni diventa una leggend a vivente perché riesce a effettuare  “il Mistico”, che consiste nello sparare e colpire con due pistole due obiettivi diversi nello stesso...

La strada - Cormac McCarthy

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"Che differenza c'è tra ciò che non sarà mai e ciò che non è mai stato?" "La strada" è una lettura tanto bella quanto faticosa che gela il sangue, blocca il respiro. Racconta di un mondo post-apocalittico determinato da non si sa quale sciagura, curiosità che, procedendo nella lettura, abbandona il lettore. Un mondo senza piú colori, senza profumi, senza sole, coperto di cenere, spettrale con le città, le strade, le case vuote; un mondo apparentemente disabitato perché ognuno dei sopravvissuti si nasconde per la paura di essere aggredito e privato dei miseri averi che conduce con sé (cibo in scatola, vestiti, scarpe, utensili, coperte o armi...). In questo mondo senza più regole, senza più cicli naturali, senza il fiorire degli alberi, il fruscio delle foglie e il volo di uccelli, senza contatti umani, senza speranze e sogni un padre ed un figlio, "l'uno il mondo intero dell'altro", camminano verso il sud, in cerca di una ipotetica comunità ...

Quello che rimane - Paula Fox

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 "La verità sulle persone non aveva molto a che fare con quello che le persone dicevano su loro stesse,  o con quello che gli altri dicevano su di loro". Il romanzo inizia con una scena idilliaca: una bella casa, una buona cena, pietanze impiattate in fini porcellane, luci, lampade a stelo, una bella libreria, un secreteire vittoriano, ed una coppia Sophie e Otto, senza figli, apparentemente affiatati al punto che li vediamo che "tiravano fuori le sedie simultaneamente" ... Ma ben presto l'atmosfera cambia. Nella loro vita accade qualcosa: lei viene morsa da un gatto e lui rompe il sodalizio con il socio, e tutto cambia: "si erano allontanati dalle loro consuetudini e, per un istante, avevano avvertito tra loro due la forza di qualcosa di nuovo, di sconosciuto". Anche l'ambiente circostante si trasforma. L'armonia della prima scena lascia spazio alla bruttezza, alla sporcizia, allo squallore: descrizioni di caseggiati sporchi e fatiscenti, peri...

L'età sperimentale- Erri De Luca e Ines de la Fressange

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"Per me è il vento, non il fiume, a somigliare all'esistenza, tra raffiche e bonacce". Cos'è "L'età sperimentale"? È la vecchiaia: questa parola che per lo più causa "reazione di rigetto, come se portasse malaugurio". Il famoso terzo cavallo del detto che vuole la vita umana "lunga quanto quella di tre cavalli" cui fa riferimento uno dei libri di Erri che più ho amato. Sperimentale perchè quando arriva non ne abbiamo esperienza, al nostro corpo ed alla nostra mente accade per la prima volta. Erri ne parla a 4 mani con Ines de la Fressange stilista francese, in un libro che è "la somma di due scritture dispari". La vecchiaia..."Non è più saggia l'età avanzata, non è più pacata. È sbalordita di proseguire a oltranza: come se. Lunga sarebbe la lista dei come se. Ne scrivo uno soltanto: come se ognuno dei giorni fosse l'ultimo, per il quale dar fondo alle riserve di entusiasmo. Come deve essere l'ultimo dei g...