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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Il libro di sabbia - Jeorge Luis Borges

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 "Al risveglio non c'è nessuno che non incontri se stesso....."  Il libro di sabbia è una raccolta di racconti fantastici, soprannaturali, non facile da leggere. Passeggiando nel mondo di Borges può succedere di tutto. Incontrare su una panchina se stesso da giovane, desiderare di costruire una biblioteca contenente tutto lo scibile umano, entrare in una casa infestata da spiriti, creare un'assemblea che rappresenti tutti gli uomini, conoscere un re ed un poeta che arrivano a intendere la perfezione della Bellezza (dono vietato agli uomini) e scontano questo loro peccato, incontrare "l'uomo che si crede un'immagine, il riflesso che si crede vero", imbattersi in un libro senza fine né principio, o in sassi che si moltiplicano e si dividono. Illusioni, paradossi, metafore, enigmi, profezie, misteri. Tutto è sospeso in un'atmosfera onirica, dove la distanza tra realtà e fantasia, tra finito ed infinito, presente e passato, memoria e oblio, premonizi

Everyman - Philip Roth

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L'ineluttabilità della parabola della vita, la vecchiaia, la malattia, la perdita, la solitudine, la morte. Il bilancio di una vita: errori, scelte giuste e sbagliate, rimpianti,ossessioni, velleità, timori, illusioni e tanti tanti ricordi. La vita di un uomo che potrebbe essere la vita di chiunque, di everyman. Un uomo che si accorge di essere diventato qualcuno che non voleva essere. Un uomo come tanti, che condivide il destino di tutti gli uomini. "Per quanto tempo poteva guardare la marea salire e scendere senza ricordare, come avrebbe potuto fare chiunque mentre fantasticava guardando il mare, che la vita gli era stata donata, a lui come a tutti, casualmente, fortuitamente e una volta sola, e non per un motivo conosciuto o conoscibile?".

Caino - José Saramago

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Saramago rivisita i principali avvenimenti della Bibbia, con tono ironico e dissacrante, come nel suo stile, e ci propone la figura di Caino, primo assassino della storia dell'umanità, da un altro punto di vista: quello di un uomo che si ribella ad un Dio che permette che il male esista. È un racconto biblico scritto da un ateo, che, tuttavia, come accade a qualsiasi credente almeno una volta nella vita, davanti ai tanti mali del mondo se la prende con Dio, che non interviene, che lascia all'uomo il libero arbitrio. La conclusione, inattesa e sorprendente è, a dir poco, geniale.  Un libro bellissimo, nello stile tipico ed incalzante del miglior Saramago.

Suite francese - Irene Némirovsky

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"<Ma allora, cos'è che ti consola?> <La certezza della mia libertà interiore, questo bene prezioso, inalterabile e che dipende solo da me perdere o conservare. La certezza [...] che ciò che ha avuto un inizio avrà una fine. Insomma che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non passare prima di loro. Dunque, prima di tutto  vivere: primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare.>"  Terribile pensare che Irène Némirovsky stesse scrivendo queste pagine quando ha sentito bussare alla sua porta coloro che l'avrebbero condotta verso la sua fine.  Suite francese è il racconto della fuga dei parigini dalle loro case, dalla loro vita quotidiana a causa della guerra e, successivamente  dell'occupazione da parte dei tedeschi. Nel romanzo, la Storia viene solo sfiorata, fa da sfondo a vite ordinarie di persone nobili o meschine, codarde o coraggiose, con i pregi e i difetti di tutti gli uomini, ma amplificati dal conflitto, dalla paura, d

Non esiste saggezza - Gianrico Carofiglio

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Dieci racconti, alcuni molto brevi. Personaggi ed emozioni descritti in poche pagine. Temi attuali come la violenza, il bullismo, la povertà, la tratta dei bambini, lo sfruttamento della prostituzione, ma anche l'amore, l'amicizia, le occasioni perse, i ricordi. Particolare attenzione è dedicata alle donne: a quelle forti che lottano contro la violenza e a quelle che la violenza la subiscono. Mi è piaciuta molto l'intervista a Tex Willer e l'intuizione degli spazi bianchi tra le vignette. "Sa cosa c'è negli spazi bianchi tra le vignette?[...] C'è tutta la vita che non è mai stata raccontata. Ci sono le vicende che non diventano storie - per scelta o più spesso per caso- e si perdono nei gorghi del tempo che passa. Ci sono le occasioni non colte, le cose che non vogliamo ricordare o non vogliamo sapere di noi stessi e degli altri. Gli spazi tra le vignette sono il sottosuolo della nostra coscienza".

Donna per caso - Jonathan Coe

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Questo è Il primo romanzo di Coe ed ha già in sé evidente la genialità dello scrittore. La voce narrante che, oltre a raccontare con grande ironia i fatti salienti della vita della protagonista, interviene con commenti, anticipazioni e battute, è sicuramente il punto di forza del romanzo. Viene da pensare che se ciascuno di noi avesse una voce lì pronta a commentare, sottolineare, ironizzare, momento dopo momento, le nostre vicende e soprattutto il tempo che trascorriamo soli con noi stessi, una voce che provasse a mettere in parole tutto ciò che veramente accade nel nostro intimo...beh ne verrebbe fuori qualcosa di veramente pazzesco! Donna per caso è il racconto della vita di una giovane donna cui manca la capacità di emozionarsi. Maria più che protagonista è spettatrice della sua vita. Vive come se guardasse vivere un'altra persona, con il distacco con cui si osserva la vita di un estraneo. "Maria si sentiva davvero felice quando era sola, ma il pensiero di restare sola pe

La caverna - José Saramago

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 "Ci si abitua, sì, tante volte sentiamo dire, o lo diciamo noi stessi, ci si abitua, lo diciamo, o lo dicono, con una serenità che sembra autentica, perché in realtà non esiste, o ancora non si è scoperto altro modo di manifestare all'esterno con tutta la dignità possibile le nostre rassegnazioni, quello che invece nessuno domanda è a costo di cosa, ci si abitua... ". Meraviglioso, splendido, unico, inimitabile Saramago! La caverna è l'ennesimo capolavoro.  Il mito della caverna è uno dei ricordi più nitidi dei miei studi da liceale: chi non si è identificato con il prigioniero che, riuscito a liberarsi e scoperta la condizione di schiavitù in cui versa con i compagni, torna indietro per liberarli, senza essere ascoltato? In questo racconto Saramago traspone il mito platonico nella società odierna, in cui l'uomo è schiavo della globalizzazione e del consumismo. È la storia di un uomo e sua figlia che non accettano di farsi stritolare da un mondo che vuole tutti u

L'invisibile ovunque - Wu Ming

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Poche pagine, a differenza dei romanzi del collettivo che ho amato, Q e L'armata dei sonnambuli. Certo la sostanza non manca, anche se non ho provato quel trasporto, quel non riuscire a staccarmi che in genere mi danno i Wu Ming. Non un romanzo, ma quattro storie separate. Si parla della Grande Guerra. Lo stile è quello dei Wu Ming: niente banalità o immagini trite o pensieri convenzionali; reale e surreale, storia e immaginazione mescolati bene; punti di vista alternativi. Si parla di uomini che cercano disperatamente l'invisibilità, che nell'essere invisibili ravvedono l'unica possibilità per sottrarsi alla paura, alla distruzione, all'orrore, alla morte; si parla di giovani uomini che si trovarono dall'oggi al domani catapultati in trincea, immolati in quella che fu una carneficina frutto di una strategia di guerra che in nessun conto teneva la vita umana.  Il titolo, bellissimo e suggestivo, è tratto da una citazione di Yvan Goll, riportata all'inizio d

Il tempo invecchia in fretta - Antonio Tabucchi

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 "Le parve di essere quel bambino che all'improvviso si ritrovava con un palloncino floscio tra le mani, qualcuno glielo aveva rubato, ma no, il palloncino c'era ancora, gli avevano soltanto sottratto l'aria che c'era dentro. Era dunque così, il tempo era aria e lei l'aveva lasciata esalare da un forellino minuscolo di cui non si era accorta?". Divorato! Si legge tutto d'un fiato. È poesia! Non è un romanzo: sono nove storie. Nove racconti e nove personaggi che, pur non avendo niente in comune, ruotano intorno ad un unico tema: il tempo, il tempo che passa, inesorabile, si consuma, fugge, si nasconde, si intreccia, si confonde, invecchia, proprio come i protagonisti di queste storie, proprio come gli uomini. I personaggi sono indimenticabili: dall'ex agente della Repubblica democratica tedesca, che per anni ha spiato Bertolt Brecht che si reca sulla tomba dello scrittore per confidargli un segreto che non ha mai detto a nessuno, all'ufficiale

Il mio nome è Rosso - Orhan Pamuk

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 Particolare, una narrazione originale: ogni capitolo è narrato in prima persona da uno dei personaggi, e tra i personaggi narranti vi sono anche i soggetti dei disegni dei miniaturisti: un cane, un cavallo, un albero, una moneta e, addirittura un colore, il rosso. In realtà la vera protagonista è l'arte della miniatura per la quale ci si sacrifica fin da bambini e si diventa ciechi col passare del tempo. Ambientato ad Istanbul nel sedicesimo secolo è ricco di riferimenti storici ed artistici: al centro i miniaturisti e lo scontro tra il modo di dipingere orientale, sempre uguale a se stesso, tradizionale, quasi immutabile e quello europeo, in evoluzione continua, realistico, con la grande innovazione della prospettiva e l'ossessione della riproduzione fedele. "Loro disegnano quello che vedono, noi invece disegniamo quello che guardiamo”. Ho trovato lente e poco interessanti le pagine (troppe) dedicate alla descrizione delle miniature. Non il migliore di Pamuk, per me. &q

La donna mancina - Peter Handke

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 "Abbiamo la sensazione al momento che in testa ci si sia chiarito quasi tutto, ma che ciononostante la vita stia da qualche altra parte. Sentiamo il bisogno di qualcuno che fermi un po' la macchina del mondo, che, in poche parole, dia i numeri".   Non avevo mai letto Handke prima d'ora. Essenziale, straniante, una scrittura minimale, ma densa, ricca di descrizioni a tratti poetiche. Il romanzo procede per immagini, quasi del tutto slegare tra loro, ogni immagine è come un fotogramma di un film che viene descritto nei minimi particolari. Sei lì nei luoghi descritti: nella casa con la grande vetrata; guardi fuori "laddove il cielo ventoso riluceva tutto di stelle e quasi si riverbera nello spazio al di là delle stelle"; senti la pioggia che scende, vedi gli aghi di pino mossi dal vento, senti "la candela che sfrigola"; sei "negli stretti corridoi del supermercato dove, se viene incontro una persona, bisogna scansarsi in un passaggio laterale&qu

La faccia delle nuvole - Erri De Luca

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 "Proclamava i vinti, retrocedeva gli altri... Nessuna rivolta era arrivata a questo grado di azzeramento dei ranghi". Un libro emozionante, dalla prima all'ultima pagina. De Luca descrive con grande dolcezza e delicatezza una storia d'amore, di affetto profondo e sincero fra due coniugi un po’ speciali, Giuseppe e Maria. "La sua voce è il vento per le mie orecchie foglie, insieme fanno per me il suono più bello del mondo...". Descrive l’amore “paterno” di Giuseppe verso Gesù, un amore profondo misto a soggezione. Tanti i riferimenti all’Antico Testamento ed alla lingua ebraica di cui De Luca è un grande studioso. Stupenda l'umanità dei tre personaggi divini. Simpatica l'idea dei pastori che parlano in napoletano: strappa un sorriso. Le ultime pagine, invece, mi hanno commossa profondamente. "Ora stava tra gli ulivi e trasudava, stretto tra il desiderio di vivere e l'altra volontà. Ancora: fino all'ultima sillaba di vita e caloria, sen

Baol - Stefano Benni

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 "Non sei mai esistito, Baol, se non nei nostri sogni. Tu eri la fantasia che faceva inventare i giochi ai tuoi amici. Eri il sogno nella vita banale dei tuoi genitori (.....) Parlando con te, col compagno fedele ed entusiasta, il tuo amico trovò il coraggio di lottare. Dentro la cella quel prigioniero ti inventò e riuscì a resistere. (....) Ma tutti, appena trovata la strada ti abbandonammo. Perché tu sei un'idea, baol. E nessuna idea può mantenersi pura. Saresti svanito come una bolla di sapone ai primi compromessi. Eppure noi ti abbiamo amato veramente. Ma non tanto da farti vivere sempre con noi. Perché nessuno può amarti come vorrebbe. Ma tu ritornerai sempre. Nella mia vita o in quella di qualcun altro".   Beh, Benni è Benni: caustico, istrionico, fantastico, surreale, malinconicamente divertente. Era tanto, troppo tempo che non lo leggevo. Ho ritrovato la sua grandezza di portare il lettore in un mondo fantastico, e allo stesso tempo assurdamente simile al mondo r

Se una notte d d'inverno un viaggiatore - Italo Calvino

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 "L'aspetto in cui l'amplesso e la lettura s'assomigliano di più è che al loro interno s'aprono tempi e spazi diversi dal tempo e dallo spazio misurabili."  Magico, geniale, originale, stupefacente, labirintico, brillante, avvincente, filosofico, stilisticamente impeccabile, immortale. L'ho riletto dopo tanti anni e il mio giudizio non è cambiato!  Protagonista è il lettore, la lettura, il romanzo, la parola scritta e letta. Protagonista è la magia della lettura, il piacere della lettura, l'amore per la lettura.  Dieci incipit di storie tutte diverse tra loro, scritte con stile differente, tanto che potrebbero appartenere a dieci autori differenti non avendo nulla in comune, se non il fatto di interrompersi al primo capitolo. E ti viene da pensare"Peccato! Sarebbero stati dieci romanzi favolosi!"  "Lei crede che ogni storia debba avere un principio e una fine? Anticamente un racconto aveva solo due modi per finire: passate tutte le prov

La chimera - S. Vassalli

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 Una storia che racconta del passato, dell'inquisizione, dalle risaie del novarese e che ci mostra come passano i secoli, si scrive la storia, cambiano i nomi, ma l'essere umano è sempre lo stesso.  "Non erano gente sanguinaria, né malvagia. Al contrario, erano tutti brava gente: la stessa brava gente laboriosa che nel nostro secolo ventesimo affolla gli stadi, guarda la televisione, va a votare quando ci sono le elezioni, e, se c'è da fare giustizia sommaria di qualcuno, la fa senza bruciarlo, ma la fa; perché quel rito è antico come il mondo e durerà finché ci sarà il mondo." Perché oggi come allora: "Il mondo è un gomitolo di strade e seguendole trovi tutto: vita e morte, miseria e felicità, lacrime e consolazione, avventura e amore."  Una storia come tante all'epoca dell'inquisizione, con i vizi, le debolezze e lo strapotere della Chiesa, le prepotenze dei ricchi, la dominazioni spagnola, la dura vita del popolo, la religione che si confonde

Acciaio - Silvia Avallone

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 Potente, doloroso, a tratti feroce e brutale, ma anche dolce e commovente.  "Cosa significa crescere in un complesso di quattro casermoni da cui piovono pezzi di balcone e di amianto, in un cortile dove i bambini giocano accanto a ragazzi che spacciano e vecchie che puzzano? Che genere di visione del mondo ti fai, in un posto dove è normale non andare in vacanza, non andare al cinema, non sapere niente del mondo, non sfogliare i giornali , non leggere i libri e va bene così?"  Un romanzo che parla di periferia, in particolare la periferia di Piombino, di quella periferia che è uguale un po' ovunque, dove "da una parte c'è il mare[...]dall'altra il muso piatto dei casermoni popolari". Dove in estate "il mare e i muri di quei casermoni, sotto il sole rovente del mese di giugno, sembrano la vita e la morte che si urlano contro". Qui la vita ruota intorno alla Lucchini, l'acciaieria con la torre nera che "digerisce, rimescola, erutta&quo