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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Magari domani resto - Lorenzo Marone

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 "Non credo che siamo solo quello che abbiamo vissuto. Il nostro percorso può intaccarci fino a un certo punto, ma c'è una parte che resta sempre integra, sempre nuova, pronta a ripartire e ad indicarci altre strade". Napoli, i quartieri spagnoli, le canzoni di Pino Daniele, il profumo del mare e del tufo....li senti, li ascolti, li vivi leggendo questo libro. Luce, come altri personaggi usciti dalla penna di Marone, possiede una carica di umanità che ti conquista subito: schietta, eccentrica, con una finta corazza che le serve per parare i colpi duri della vita, ti parla al cuore, perché nei suoi dubbi, nelle sue finte certezze, nella sua corazza, nelle sue debolezze, ti ci puoi ritrovare facilmente. E, come sempre, accanto a lei, la protagonista, ritrovi altri personaggi con le loro vite, le loro storie, le loro scelte. Lo stile di Marone è collaudato, lieve, scorrevole, pieno di ironia e condito da quella filosofia tutta napoletana che ti fa riflettere sorridendo.  &qu

Il canto di Penelope - Margaret Atwood

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 "Che cosa ha portato all'impiccaggione delle dodici ancelle e che cosa c'era veramente nella mente di Penelope?". M.A. cerca di rispondere a queste domande facendo raccontare alla stessa Penelope, da morta, tra bianchi asfodeli e anime "senzaossa, senzalabbra, senzapetto", la sua storia. La storia di una bambina figlia di un re che tentò di annegarla ed una naiade, cui l'istinto materno faceva difetto; di una quindicenne, più intelligente che bella, data in sposa, o meglio "consegnata ad Odisseo come un pacco di carne", il prode Odisseo dalle gambe corte ma dalla mente sveglia. Penelope che piange sempre, che invidia Elena per la sua bellezza, che sopporta una suocera acida, una governante invadente,un figlio viziato e prepotente; che nonostante conosca la capacità di mentire e raggirare del suo uomo, continua a far finta di credergli. La storia di una donna diventata il simbolo della pazienza e della fedeltà che è "diventata un bastone c

Autunno 🍁🍂

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 🎵Le sigarette con rabbia fumate, i blue jeans vecchi e le poche lire, sembrava che non dovesse finire, ma ad ogni autunno finiva l’estate....🎶 Francesco Guccini. Ph. L.R.

L'amante- Marguerite Duras

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 “Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.”   Poche pagine, un linguaggio allo stesso tempo poetico e ruvido, fotografico, un flusso di ricordi che affiorano senza sequenzialità temporale, l'uso intercalato di prima e terza persona che dà maggior forza al racconto, frammenti di una vita, una vita vissuta nel ricordo e nel rimpianto di un amore negato, di un sentimento represso.....   “La storia della mia vita non esiste. Proprio non esiste. Non c'è mai un centro, non c'è un percorso, una linea. Ci sono vaste zone dove sembra che ci fosse qualcuno, ma non è vero, non c'era nessuno.”

L'animale morente - Philip Roth

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 "L'unica ossessione che vogliono tutti: l'amore. Cosa crede la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l'amore ti spezza. Tu sei intero e poi ti apri in due..." Scrittura di una forza prorompente, a tratti brutale, palpitante, come il sesso vissuto dai protagonisti. Come sempre accade nei libri di Roth, ci sono riferimenti alla storia americana, alla religione, alla rivoluzione culturale e di costumi degli anni sessanta. C'è la volontà di demolire, a suon di immagini forti, di sesso, di amplessi e idee pruriginose, di descrizioni crude dei difficili rapporti familiari, la società americana bigotta e troglodita, la morale borghese, il pensare comune, piatto e privo di vita. C' è un uomo non più giovane messo a nudo, con il suo coraggio e la sua viltà, i suoi desideri, le ossessioni, le paure, la malinconia, l'insoddisfazione. Un uo

La vita fa rima con la morte - Amos Oz

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 "Come la moglie di Lot: per scrivere sei costretto a guardare indietro. E con ciò il tuo sguardo trasforma te e loro in statue di sale"' Con una scrittura fluida e scorrevole, Oz ci offre una rappresentazione fotografica di luoghi e persone con descrizioni dettagliate e attente: un paio di personaggi li ho "visti", quasi riconosciuti. Uno scrittore è sempre in balia di nuove storie: basta un volto, un fugace rossore sulle guance, il movimento di una mano, un piccolo incidente, uno sguardo posato su un particolare e quel volto, quel particolare si impossessano di lui, prepotentemente. Non è lo scrittore che si impossessa della storia, ma il contrario, come se avesse una propria volontà. E da un piccolo particolare nasce un personaggio, una vita, con amori, passioni, luoghi, luci, odori.... "Perché mai scrivere di tutto ciò? Esiste e continuerà a esistere, che tu ne scriva o meno, che tu sia stato qui o meno [.....] con il passare degli anni ha accumulato

Il resto di niente - Enzo Striano

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 "Quella laggiù, dunque, quel vasto presepio di luci sparse tra macchie d'alberi dalle colline al mare, quell'immensa distesa d'acqua nel grembo fra edifici e Monti, in cui il Vesuvio verberava fuochi e le case barbagli d'oro vecchio, era Napoli".  Striano racconta, attraverso la storia di Eleonora Fonseca, napoletana di adozione, poetessa ed intellettuale, prima donna a dirigere un giornale politico, gli avvenimenti che portarono alla rivoluzione napoletana del 1799 ed il suo fallimento. In una Napoli bella e piena di contraddizioni, che Striano descrive meravigliosamente evocando suoni, odori, colori e sapori, in una Europa dove i nobili e la Chiesa si contendono potere e privilegi e dove il popolo vive nell' ignoranza, si fanno strada idee di libertà ed uguaglianza. Gli intellettuali napoletani infervorati da quanto accade in Francia danno vita alla rivoluzione napoletana, alla quale però, manca il supporto, fondamentale, del popolo, che vive la sua c

Vacanza in Sicilia. I faraglioni di Aci Trezza

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 Ricordo di una vacanza in Sicilia tra Mitologia, leggende, storia, letteratura, buon vino, ottimo cibo, sole e mare. Negli occhi e nel cuore restano lo splendido mare, i paesaggi lunari prodotti dalle colate laviche e la bellezza e la maestosità dell'Etna. Piacevolissime la tappa a Pizzo Calabro che mi ha regalato, tra le altre cose, l'immagine indimenticabile del sole che cala nel mare accanto a Stomboli e la tappa a Scilla con il suo incantevole Borgo antico.... E, come sempre, dico: non lo so se la bellezza riuscirà a salvare il mondo, ma, di certo, salva me, che, ogni volta che la incontro, mi incanto, rinasco e trovo pace.  "...divelse e scagliò la cima di una grande montagna: la fece cadere oltre la nave dalla prora turchina; alla caduta del masso il mare si sollevò..." Odissea - Omero. Ph. L.R.

Il castello bianco - Orhan Pamuk

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 "Un tempo, l'uomo che era in me mi aveva lasciato e se n'era andato via, e io che sonnecchiavo in un cantuccio ambivo a essere come lui per ritrovarvi l'ardore perduto".   "Perché io sono io?": questa singola, piccola frase che è alla base della ricerca spasmodica, ossessiva da parte del maestro turco di ciò che fa di ciascuno di noi se stesso e nessun altro, di quel se stesso interiore che non si può riconoscere guardandosi semplicemente allo specchio, questa piccola frase è bastata ad incatenarmi alle pagine di questo libro. I due protagonisti, il maestro turco ed il suo schiavo veneziano, sono legati da una somiglianza fisica strabiliante, dal medesimo piacere per la conoscenza nonostante la profonda, abissale distanza culturale, caratteriale ed emotiva. Un libro non facile, sul tema del doppio e sullo scontro tra Oriente ed Occidente; un libro coinvolgente, forse un po' lento nella parte centrale, ma con un finale geniale. "....forse che, p

Il senso della vita - Irvin D. Yalom

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 "La vita non può essere posposta, deve essere vissuta adesso e non sospesa fino al fine settimana, fino alla prossima vacanza, fino a quando i figli se ne andranno al college...." Yalom, nella sua veste di psicoterapeuta, racconta la sua esperienza con pazienti terminali o che hanno subito un lutto, comunque accomunati dal tema della morte. Devo dire che non ho amato lo psicoterapeuta Yalom: l'ho trovato narciso, vanesio, presuntuoso e poco professionale. Ho faticato non poco ad arrivare agli ultimi capitoli. Nell'ultimo racconto, però, surreale ed onirico, ho fatto pace con lo scrittore Yalom. "Ad aver più paura della morte è chi le si accosta con troppa vita non vissuta dentro di sé. È meglio usare tutto della vita. Lasciare alla morte null'altro che i rimasugli, null'altro che un castello bruciato.".

La madre di Eva - Silvia Ferreri

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 La madre di Eva racconta la storia di una donna, che fuori dalla fredda sala operatoria di un ospedale serbo, durante le lunghe, interminabili ore di attesa per l'intervento che trasformerà la figlia Eva in Alessandro, rivive la sua vita, i rapporti con la sua famiglia, l'incontro con il marito, i mesi della gravidanza, il parto e gli anni vissuti con la sua bambina. Rivive i sogni, le speranze, le paure, le gioie di quel miracolo che è la maternità. Rivive la drammatica presa di coscienza che la sua bambina è "diversa" che è nata in un corpo sbagliato, e che, nonostante lei darebbe la vita per renderla felice, è infelice. Rivive la sensazione di vuoto di fronte alla terribile scoperta, il rifiuto di una realtà troppo pesante, la necessità di far finta che non sia vero, il bisogno di credere che sia possibile svegliarsi da un incubo. Rivive i terribili sensi di colpa, perché, è convinta che era in suo potere far qualcosa per modificare la situazione. Rivive le batt

L'amore non guasta - J. Coe

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 Coe mi piace. Lo stile, il racconto nel racconto, la capacità di tessere un mosaico che prende forma man mano che si voltano le pagine, l'ironia ed il sarcasmo, l'affacciarsi dell'autore con le sue opinioni e considerazioni qua e là nella narrazione. Un romanzo sulla solitudine, l'eterna incapacità di comunicare in cui versa il genere umano, la ricerca di comprensione, l'infelicitá che ne deriva,.... cosa puo salvare l'uomo? Basterebbe poco: Un tocco d'amore come detto nel titolo originale, inopportunamente modificato nell'edizione italiana. Robin vive una vita vuota, senza tempo, apatico, potremmo dire felicemente infelice. Nulla lo coinvolge. È spento, depresso, senza fiducia e motivazioni. Trascorre il tempo a ragionare sulla vita e sulla morte, a preoccuparsi della situazione politica e a struggersi per amore di Katharine, la ragazza di cui era innamorato ma alla quale non si è mai dichiarato e ormai sposa e madre. Vegeta nel limbo della vita

Il problema Spinoza I. D. Yalom

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 "Ci controllano con la paura e con la speranza. La paura di quel che accadrà dopo la morte, e la speranza che, se viviamo in un modo particolare godremo una vita beata nel mondo a venire". In questo romanzo, che tratta in modo semplice e chiaro di filosofia, religione, storia e psicologia, Yalom compie un viaggio nell'animo, nella mente e nella vita di due personaggi, narrandone, a capitoli alterni, la storia romanzata. Da un lato Baruch Spinoza, il filosofo che col suo pensiero gettò le basi dell’Illuminismo, dall'altro Alfred Rosenberg, ideologo ed attivista nazista. Da un lato la convinzione che sia possibile pensare liberamente senza condizionamenti, superstizioni, veti, siano essi di natura ideologica o religiosa; dall'altro la folle, assurda credenza dell'esistenza di una razza superiore. Da un lato il filosofo illuminato e rivoluzionario del Deus sive natura, che vuole razionalizzare la passione per essere totalmente libero, che per difendere le prop

Resoconto - Rachel Cusk

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 Un libro sulla vita e sulla scrittura: la protagonista, scrittrice in viaggio ad Atene per tenere seminari di scrittura, incontra persone, le osserva, le ascolta, ognuno con la propria "distinta ed immodificabile storia", fatta di conflitti, delusioni, contraddizioni, affetti. Con sguardo lucido ed acuto va oltre la realtà soggettiva e talora autoreferenziale di chi si racconta ed attraverso le storie degli altri vede aprirsi nella sua mente squarci sulla propria vita in cui guarda quasi dall'esterno, come da un altro punto di vista. Ascolta, quasi affondando nel mare di parole che imbastiscono i racconti che man mano le vengono proposti: entra dentro la vita di chi si racconta e poi ne esce, come chiudendo le pagine di un libro. Il libro si sviluppa come un puzzle di un paesaggio senza fine, che potrebbe continuare a dismisura, intorno ai racconti degli interlocutori della protagonista: è un libro sulla parola, sul potere del raccontarsi. La parola che si contrappon

Effi Briest - Theodor Fontane

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 Stile impeccabile, belle descrizioni, dialoghi piacevoli; una scrittura pacata, direi controllata, come tutto nel racconto, in cui, a dispetto del tema trattato, l'adulterio, non c'è traccia di passione, turbamento, sensualità, languore.... Certamente è una scelta dell'autore, che, infatti, non esplicita il tradimento della giovane Effi. Aleggia sulle pagine un senso di soffocamento: tutto è troppo in "conformità" con quanto imposto dall'epoca e dal contesto sociale. Profetica a tal proposito la frase scritta nella descrizione della casa dei Briest "qualche ventina di passi più in là, conformandosi per andamento e posizione all' ala del palazzo, [.....] correva il muro del cimitero". La protagonista, nonostante la giovane età ed una certa misurata esuberanza e spontaneità che si intravedono qua e là, appare prigioniera di un mondo in cui formalismo e rigore di classe soffocano ogni anelito di vita. Non c'è passione nella moglie che tradisc

Di tramonti e canzoni 🎶🌅🎵

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🎵Ma l'estate va e porta via con sé  anche il meglio delle favole...🎶 Franco Califano. Ph. Mia!🌅😊

La grammatica di Dio - Stefano Benni

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 “Guardava le case intorno e pensava: che strane, le persone. Quante cose hanno adesso che una volta non avevano. Non sanno più rinunciarvi ma sembra che non le amino, rimpiangono le cose vecchie ma non saprebbero cosa farsene, non conoscono né la storia né il dolore. E’ difficile aiutare gli uomini.” Benni: nessuno come lui sa essere malinconico e sarcastico, realistico e strampalato, magico e disincantato, innocente e sadico, tragico e comico, perché, come dice lui stesso "non esiste nessuna opposizione tra la tonalità del comico e quella del tragico.... Il contrario del comico non è il tragico ma è l’indifferente, l’indifferenza." Ventiquattro storie, brevi e intense, storie di solitudine, una solitudine feroce, amara, inguaribile, senza speranza, ma raccontate alla maniera di Benni, cioè con un sorriso, a volte allegro, a volte dolce, a volte amaro.... "Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L'Universo si manifesta e scompare senza paro