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Visualizzazione dei post da agosto, 2020

Il giro dell'oca- Erri De Luca

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 Un libro confessione? un bilancio di vita? Sicuramente un libro intimo, poetico, una chiacchierata a voce bassa, seduti a tavola davanti ad un bicchiere di vino. Erri, novello Geppetto, si inventa un figlio, lo crea, non da un pezzo di legno, ma con la sua materia prima, le parole. Padre per una sera, di un figlio mai nato, ma già adulto, cerca di conoscerlo e di farsi conoscere, di instaurare un rapporto, di creare un legame, di provare a esistere attraverso un altro ed attraverso lui a sparire... Racconta di sé, dell'infanzia, dei genitori, della militanza politica, del lavoro di operaio, ma anche di amore, paura, coraggio e ci parla del corpo, contenitore di vita. “Ho un corpo e sono stato al gioco di viverci dentro. Che gioco? Il gioco dell’oca. Si tira un dado e ci si sposta in un circuito a spirale”. La vita è come il gioco dell'oca: si lancia un dado e ci si sposta lungo un percorso, con tappe più o meno obbligate, più o meno stabilite, più o meno desiderate.... La vit

Il mare....🌊🌊

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 Il mare ribolle e canta...  Il mare è un sogno sonoro  sotto il sole d'aprile.  Il mare ribolle e ride  con le onde turchine  e spume di latte e argento,  il mare ribolle e ride sotto il cielo turchino.  Il mare lattescente, il mare rutilante,  che risa azzurre  ride sulle sue cetre d'argento...  Ribolle e ride il mare!...   Antonio Machado. Ph. mia 🌊❤

L'amore - Maurizio Maggiani

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 Maggiani parla di vita, con i dolori e le gioie, i successi e i fallimenti, le speranze e le delusioni. Parla d'amore, di amori: l'amore tra adolescenti, tra genitori e figli, tra uomo e donna, tra amici, compagni di partito, amore per la natura, per gli animali. Parla di ricordi, ricordi di gioventù, di anni di lotta e di ideali, di amori passati, di persone che non ci sono più e che, grazie ai ricordi, continuano a vivere. Canta l'amore per la vita. Parla con malinconica dolcezza, con struggente semplicità, con sensibilità e purezza di luoghi, fatti, mestieri, amori, politica. "Provare a spiegare l'anarchia non era tanto diverso dall'aver provato a dire ti amo alla Padoan, tale e quale a provare a dire ti amo alla Mari".  Che tenerezza ritrovare la vecchia e familiare sensazione che amore, amicizia, ardore, ideali, fossero allo stesso modo, capaci di far sentire vivi, in quello che era "un tempo che tutto era sospeso e in attesa" ed in cui e

Il racconto dell'ancella - Margaret Atwood

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 "Nulla muta istantaneamente: in una vasca da bagno che si riscaldi gradatamente finiresti bollito senza nemmeno accorgertene. C'erano notizie sui giornali[......]cadaveri percossi a morte o mutilati[...]ma si trattava di altre donne, e gli uomini che commettevano simili cose erano altri uomini non erano gli uomini che conoscevamo. Le storie dei giornali erano come sogni per noi, brutti sogni sognati da altri[.....]Noi eravamo la gente di cui non si parlava sui giornali[.....]vivevamo negli interstizi tra le storie altrui...". Quegli interstizi in cui sempre, in ogni epoca, è stato facile voltare la testa dall'altra parte, senza prendere posizione, senza indignarsi: gli interstizi dell'indifferenza. Angosciante, claustrofobico, agghiacciante, ma allo stesso tempo ipnotico: difficile staccarsene. La Atwood, oltre trenta anni fa, scrive un romanzo di incredibile attualità. Racconta un mondo futuro, post catastrofe nucleare, in cui la donna ha perso ogni diritto,

Il treno dei bambini - Viola Ardone

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 "È successo di nuovo, ho lasciato che il tempo passasse e adesso è tardi".  Commovente, intenso, scritto con un linguaggio semplice, ma evocativo, ricco di simbolismi. Simbolici i nomi dei protagonisti, Amerigo Speranza, la famiglia Benvenuti, i tre bambini Rivo, Luzio e Nario. Simbolico il rapporto del piccolo Amerigo con le scarpe, metafora del cammino nella vita, una vita in cui è stato sempre il suo piede a doversi adattare, fino alle ultime pagine. Scarpe che, quando c'erano, erano rotte o strette, al punto che, una volta cresciuto, uomo affermato, continua, ad indossare calzature che gli fanno male, fino all'incontro catartico con il calzolaio che gliele rende confortevoli perché "I piedi sono tutti diversi, ognuno tiene la sua forma, bisogna saperla assecondare. Sennò è una sofferenza continua", proprio come la vita e le persone..... Amerigo ha vissuto la sua vita come nelle scarpe di un altro, sempre con la consapevolezza di un'altra vita parall

L'onore perduto di Katharina Blum - Heinrich Böll

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 Böll è un genio. Arguto, ironico, ma al tempo stesso poetico porta per mano il lettore in un romanzo che inizia dalla fine e, in poco più di cento pagine, spiega le circostanze che a quella fine hanno portato. Splendida la definizione della sua narrazione: un'operazione di "drenaggio o di prosciugamento" con inevitabili "dislivelli e conseguenti pareggi di livello, e, in cambio, arresti e ristagni, insabbiamento, confluenze fallite, fonti che «non riescono a mescolare le loro acque», e poi correnti sotterranee ecc.ecc". Le parole sono protagoniste di questo breve romanzo, le parole, la loro potenza, il loro potere, le parole e l'uso che se ne fa; le parole con tutto il loro carico di significato, che cambia se usate con lealtà o con inganno; le parole con tutto ciò che sono in grado di creare e distruggere. Da un lato troviamo l'uso onesto, limpido della parola di K. B. che ricerca con attenzione quella che esprima in maniera quanto più precisa e cor

La signorina Else - Arthur Schnitzler

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 "Perché mi fate correre tutta sola nel deserto? Ho paura così sola. Preferisco volare. L'ho sempre saputo che son capace di volare...". Povera piccola Else, giovane donna innamorata della vita, dell'amore, dei suoi sogni, di se stessa, provocante e casta, ironica e disperata, altera e semplice, sognatrice e cinica, che si trova a fare i conti con l'ipocrisia, l'egoismo, la superficialità, la mediocrità, il finto perbenismo di una società in cui la donna ha come unico valore la bellezza e come unico scopo il matrimonio."È così che mi hanno educata, hanno sempre voluto che in un modo o nell'altro io mi vendessi".   Lei, che è capace di volare, è circondata da individui incapaci di vedere al di là del proprio naso. "[Mamma] non ha la più pallida idea di come son fatta. Come molto altri, del resto"; "Perché nessuno si occupa mai di com'è fatta un'altra persona [......]ma di ciò che mi passa dentro, di ciò che si agita nel m

Addio fantasmi - Nadia Terranova

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 "[....le ossessioni]. Le usiamo per tenere la crepa aperta e ci raccontiamo che la memoria è importante, che noi soltanto ne siamo i guardiani. Teniamo la ferita larga perché ci stiano dentro i nostri mali, i nostri timori, stiamo attenti che sia profonda abbastanza da contenere il nostro dolore, guai a lasciarlo vagare". Può capitare che la sofferenza divenga un rifugio, una giustificazione per non vivere, per non mettersi in gioco, per non dare, per rinchiudersi in se stessi, un alibi per non rischiare di soffrire ancora. Può capitare che un dolore conduca a sentirsi per sempre vittime, a non vedere il dolore degli altri o a sminuirlo rispetto al proprio. Può capitare che il dolore faccia sentire superiori rispetto a chi quel dolore non ha provato; che resti lì, immobile, e immobilizzi chi lo prova. Ma "ciò che non si trasforma non è reale", quindi si finisce col vivere una vita finta. E quanto più tempo si trascorre in questa convinzione, più coraggio necessita

Lo stesso mare - Amos Oz

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 "Come il cervo agogna i rivi d'acque, così l'anima mia. Due cipressi cupi ondeggiano con pacata riverenza. Ansiose di mare la sorvolano acque minacciose: scorrono e trascorrono e non ci sono più, ritorna anima mia al tuo riposo. Il mio riposo: dov'è? Sorridi anima mia: dove tornare, dove andare come un cervo che agogna?"   Poetico, onirico, evocativo, struggente, intenso, toccante, profondo, commovente, dolcissimo.  È un libro, ma ogni pagina è un quadro, ogni frase un'immagine. È un romanzo, ma quanta poesia! Parole che evocano sensazioni, emozioni, ricordi, passioni, sogni, pagine che emanano calore o gelo, profumi, colori, suoni. Una scrittura lieve, un ricamo, un lavoro di cesellatura. "Come avrei voluto scrivere. Come un vecchio che evoca morti e sprimaccia i vivi. O scrivere come un uomo delle nevi che solo passa scalzo. Incidere il monte per tratteggiare il mare con un ago sottile come schizzando il modello di un ricamo".  Si descrive

Quella metà di noi - Paola Cereda

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 "Abbiamo tante vite quante sono le persone che incrociamo e alle quali concediamo la possibilità di determinare un cambio di direzione o una svolta".  C'è una parte di noi, intima, che teniamo nascosta agli altri, spesso anche a noi stessi, che viene fuori, a volte prepotentemente altre timidamente, grazie ad uno sguardo, una parola, una situazione. Una parte in cui custodiamo "Spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, sguardi, libertà particolari, il trucco che nasconde l'evidenza, pozze in cui saltare a piedi scalzi, regali senza mittente, errori, vendette, persone amate...".  Una parte capace di "desiderare con gusto. Farlo pienamente. Disperarsi per ottenere. Bearsi della conquista. Ricominciare a volere". Quella parte soffocata, ammutolita dalle delusioni, dagli inganni, dalla durezza e dalla prosaicità della vita, che "non viene raccontata e che continua ad esistere, nonostante l’imbarazzo", ma ch

La rampicante - Davide Grittani

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 "L'avevano accolta come si accolgono i regali e i bambini, rimanendo per sempre nel dubbio se siano meritati o no. Edera, perché questa rampicante conserva meglio di qualsiasi altro vegetale le tracce della fatalità. Risorge se la estirpano, ricresce se la tagliano, reagisce se la umiliano. S'aggrappa dove può, un po' come la vita".  Sebbene sapessi come andava a finire, poiché nel primo capitolo l'autore descrive la scena finale, ho letto l'ultima pagina con gli occhi lucidi. Commuove questo romanzo, ma non solo: scuote, fa pensare, coinvolge, dà vita a tanti sentimenti, dalla rabbia alla tenerezza. E soprattutto lascia tante domande, domande che possono apparire banali, ma a cui è veramente difficile rispondere con onestà. Siamo davvero capaci di comprendere i doni che riceviamo? Sappiamo essere genitori, figli, amici, compagni, professionisti? E meritiamo davvero di esserlo? Abbiamo tante finte certezze su ciò che è giusto e ingiusto, corretto e sbagli

Calafiore - Arturo Belluardo

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 Calafiore è la metafora della nostra società: addome pletorico ma senza anima. "Di me è rimasto soltanto il corpo, l'anima, se c'è mai stata, me la sono mangiata quando non ho capito. Non ho capito che il grasso serviva a coprire quell'esserino minuscolo che sono....". Il racconto rappresenta l'umanità di oggi, umanità che consuma, divora tutto e tutti, non solo, ma vuole appropriarsi di ogni cosa, fagocitarla, incorporarla, introitarla, per non fermarsi a prendere coscienza della sua imperfetta, umana, finitezza. Una sorta di delirio: possedere, oggetti, luoghi, persone, fino alla distruzione e, fatalmente, all'autodistruzione. Ciò che posseggo deve essere mio, non deve più esistere fuori di me, ma dentro di me, deve essere me "Non era cibo, era potere". Ma questa ossessione per possesso e potere rende incapaci di provare piacere: non c'è piacere nel mangiare fino a star male, non c'è piacere nel sesso con la collega, puro sfogo di isti

La morte dei caprioli belli - Ota Pavel

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Ho comperato questo libro perché ne avevo sentito parlare da Erri De Luca in un'intervista. Ecco cosa ha scritto a proposito di questo piccolo gioiello: "...ho avuto voglia di fare anche le altre cose che lui fa e che il figlio descrive con la più vigile tenerezza. Andare a pesca sul fiume Berounka, allevare «conigli dagli occhi saggi», nutrire carpe di lago, cercare di procurare un avventuroso pasto di carne ai figli che stanno per essere deportati. Questo è il resoconto di una lettura fisicamente contagiosa che procura sottopelle bollicine di euforia. Così Ota Pavel scrive di suo padre medaglia d’oro dei venditori di elettrodomestici svedesi prima della guerra, dedito con la stessa tenacia al benessere, poi a salvarsi la vita, poi a fregare carpe di lago alla Wehrmacht. Unità di misura è la dispensa che si vuota o si riempie secondo il meccanismo a zampogna che le assegna la fortuna e l’arte dell’«Aiutati che Dio t’aiuta». Una storia delicata, semplice, dolce ed amara, diver

Spiegazione degli uccelli A. Lobo Antunes

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 "Non abbiamo mai avuto tempo, vero? gli uni per gli altri, e adesso è tardi, stupidamente tardi, rimaniamo così a guardarci assenti, estranei, pieni di mani superflue senza tasche dove ancorarsi, in cerca, nella testa vuota, delle parole tenere che non abbiamo mai saputo imparare, dei gesti d'amore di cui ci vergogniamo, dell'intimità che ci fa paura". Onirico, visionario, allucinatorio, grottesco; amaro, di non facile lettura, a tratti soffocante e disperato. È il racconto del fallimento di un'esistenza spesa a compiacere o a contrastare le aspettative altrui. È la storia di un uomo che non sa vivere la sua vita, che la subisce, che sta al mondo "come un uccello in mezzo agli uccelli incapace di volare". Un uomo incapace di decidere, di desiderare, di liberarsi: "Me ne vado, addio, o rimango qual è l'alternativa, andare dove, sarò più felice da solo?, riuscirò mai a essere felice con questa inquietudine di sempre nelle budella, questa specie d

Il sosia - F. Dostoevskij

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 Geniale, folle, tormentato Fëdor! indiscutibile maestro nelle descrizioni dell'animo umano, mi hai fatto sudare sette camicie!  "L’incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito."scrive Jung. Chi non riesce a farlo è destinato alla frantumazione del proprio io: "l'ombra" junghiana (che è "la proiezione di qualità che comunque, anche se rifiutate e relegate nell’inconscio, riescono sempre a contaminare la coscienza e possono in ogni caso essere conosciute e portate all’integrazione") si trasforma in doppio, "immagine speculare e simmetrica che non può più essere integrata".  Il sosia è un viaggio nella follia di un animo smarrito, di un uomo frantumato, insicuro, inetto, drammaticamente solo. È strabiliante come Dostoevski

Il compagno segreto - J. Conrad

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 Un racconto breve, una storia semplice: un giovane capitano al primo comando su una nave; il suo sentimento di estraneità, forse di timore ed inadeguatezza rispetto al suo compito, il sentimento di solitudine, l'assenza di familiarità e la diffidenza verso la sua nave e l'equipaggio, già affiatato. Tutto pare sospeso, gli eventi, il tempo, i dialoghi, i comportamenti. In questo clima di insicurezza totale appare un uomo, un fuggiasco, un assassino fuggito dalla sua nave, che si rivelerà il suo doppio. Sarà questa presenza a dare luce alle sue ombre, forza alla sua debolezza, risolutezza alle sua insicurezza. Ed alla fine il giovane protagonista compie il suo passaggio, la sua crescita interiore, come  uomo, come capitano, impara a conoscere la sua nave, ed è finalmente pronto ad affrontare la sua vita, il suo destino.  Non mi ha coinvolto molto: lento, il linguaggio tecnico non aiuta la lettura; un racconto, seppur svolto in prima persona, che poco lascia al sentire intimo del

Il racconto dell'isola sconosciuta - J. Saramago

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 "Bisogna allontanarsi dall’isola per vedere l’isola, non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi”.   Allo studio: computer rotto; non ho appuntamenti. Guardo la libreria. Quasi quasi.... E parto per un viaggio alla ricerca dell'isola sconosciuta, per un sogno, cullata dalle parole di Saramago. Ventinove pagine scritte con lo stile, la poesia e la profondità solite e tante splendide mappe su cui perdersi e sognare. È un racconto che sa di favola e, come tutte le favole è ricco di metafore e allegorie. È un racconto che sa di poesia e ti arriva dritto al cuore. Un racconto sulla ricerca di sé, del senso da dare alla propria vita. Una dolce storia d'amore. Un quarto d'ora si impiega a leggerlo,non di più; un quarto d'ora per sorridere, riflettere, sognare, emozionarsi, perdersi e, magari, alla fine trovarsi. Un quarto d'ora che ti lascia dentro domande e considerazioni a cui continuare a pensare per ore. Un quarto d'ora di puro piacere. "Piacere è prob

La strada del ritorno è sempre più corta - V. Farinaccio

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 "Che nessuno ci si incaponisce mai, sulla facilità. Pure se è la sola cosa che nella vita sempre ci manca; la sola parola che se leggi di fretta finisce che ti sbagli e che la scambi per felicità."  Bello, bello, bello.... Poetico, intenso, emozionante, ironico, profondo, doloroso, vivo. Insomma: bello. Ho già detto che Valentina Farinaccio scrive bene: le parole le sceglie con cura; ti portano nei luoghi descritti, ti fanno sentire odori, sapori, suoni, e, soprattutto, ti comunicano sensazioni profonde. C'è ritmo nella sua scrittura,c'è musica, c'è poesia. C'e l'incanto ed il disincanto della vita. "Cercherei di riconoscerla la felicità, se me ne fosse data l'occasione. Cercherei di incorniciarla. Ma la felicità è fatta apposta per essere sgualcita. [.....] E oggi sono arrabbiata perché non l'ho guardata meglio, non l'ho memorizzata abbastanza, non l'ho messa al sicuro".   La strada del ritorno è sempre più corta racconta le v

Sul mare luccica....🌕

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 "C'è tanta solitudine in quell'oro. La luna delle notti non è la luna che vide il primo Adamo. I lunghi secoli della veglia umana l'hanno colmata di antico pianto. Guardala. È il tuo specchio."  La luna di Jeorge Luis Borges. Ph. Mia🌕

Nel silenzio delle nostre parole - Simona Sparaco

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 "Esistono dolori necessari a ricordarti dove ti trovi e in quale direzione stai andando, e dolori del tipo opposto, capaci di farti perdere l'orientamento". Una lettura intensa, struggente. È un intreccio di storie di persone che nulla hanno in comune, se non il fatto di abitare nello stesso palazzo, in una Berlino multietnica e multiculturale. Persone che praticamente non si conoscono tra loro, molto diverse, per origini, cultura, provenienza, età, ognuna con la sua vita, la sua storia, le speranze, i drammi, le paure, i rimpianti, i segreti. Ognuna con le sue parole mai dette. Un romanzo sul rapporto madre figli, su quanto sia difficile comunicare, capirsi, spiegarsi, dirsi tutto e, soprattutto, quanto sia difficile riuscire a sottrarsi alla vita che, magari con i migliori propositi, magari per troppo amore, ci è stata, pur senza evidenti imposizioni, cucita addosso. "Credo che tutti noi abbiamo una scena madre [.....] qualcosa intorno a cui la nostra vita, da

Dove finisce l'arcobaleno?🌈🎨

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“Le lacrime che non  si piangono attendono in piccoli laghi? O saranno fiumi invisibili che corrono verso la tristezza? Soffre di più chi sempre attende di chi mai ha atteso nessuno? Dove finisce l’arcobaleno, nella tua anima o all’orizzonte? Dove sono quei nomi dolci come torte d’un tempo? Dove sono le Donalde, le Clorinde, Le Edvigi?” da Libro delle Domande – Pablo Neruda. Ph. Mia 🌈

La vita delle ragazze e delle donne - A. Munro

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 "E’ in arrivo un cambiamento, secondo me, nella vita delle ragazze e delle donne. Sì. Ma spetta a noi favorirlo. Finora le donne sono state solo quello che erano in rapporto a un uomo. Punto e basta. Una vita non più autonoma di quella di un animale domestico. Quando il tempo la passione gli avrà spento, poco più del suo cane ti avrà accanto, del suo cavallo non ti avrà cara altrettanto. L’ha scritto Tennyson ed è vero". La vita delle ragazze e delle donne è l'unico romanzo della Munro (autrice di cui non avevo letto nulla finora) che ha prodotto unicamente racconti, ed in realtà i singoli capitoli di questo romanzo sono leggibili come storie a se stanti, ogni capitolo è un racconto, un viaggio, un mondo. Descrive e racconta le tappe della crescita della giovane Del una ragazza intelligente, acuta, spiritosa, sensibile ed attenta, a tratti sfrontata e apparentemente superba. Ne narra le amicizie, i rapporti con i familiari, i primi amori, la scoperta del sesso, le emozi

Tutto sarà perfetto - Lorenzo Marone

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 "I ritratti che rubavo da ragazzo ricordavano le asperità di Procida: una ruga, un neo, un pelo, una macchia.....imperfezioni che riempivano di vero le fotografie [...] adesso mi sembra che mai nulla di più bello ci sia stato nel mio obiettivo, che tutti quei difetti che collezionavo siano solo vita disfatta, sogni e desideri appassiti, delusioni e verità che fioriscono".  Lorenzo Marone scrive storie di vita con il loro carico di sentimenti, delusioni, sorprese, batoste, paure, speranze. E lo fa, come sempre, con garbo, ironia, freschezza, ma allo stesso tempo con una vena di malinconia. Parla di rapporti umani, tra genitori e figli ("c'è qualcosa di carnale nel rapporto tra genitori e figli, qualcosa che si nasconde nello sguardo, nella bocca, si confonde con il respiro e ha a che fare con i sensi, con il sangue e con le cose che sanno di antico e ci sfuggono"); tra fratelli; tra amici; amanti. Parla di "casa", intesa come il luogo dove si cresce, s

Vita - Melania Mazzucco

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 Una volta il papà dell'autrice le disse: "ricordati di ricordare": così è nato Vita, per rimediare al "delitto" dell'oblio. Con tenacia e pazienza la Mazzucco ha raccolto "ciò che resta di una vita quando non resta niente": foto, cartoline, documenti, ritagli di giornali; ha fatto ricerche, intervistato parenti, conoscenti, visitato archivi, anagrafi, studiato censimenti e liste di passeggeri. Così ha ricostruito storie di vita di uomini e donne che, come lei stessa dice nella postfazione "credevano di non essere importanti. Erano persone umili.....senza voce. Destinate a non lasciare traccia, come se non fossero mai esistite". Vita è il racconto della sua famiglia emigrata in cerca del sogno americano. È il racconto di tante vite; è la narrazione dell'emigrazione, questa pagina della nostra storia cancellata, rimossa, sepolta, relegata nell'oblio, al punto da non riuscire a capire chi, oggi, "è disposto a morire per viv

La nebbia🌫

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 "Ci sono centimetri e secondi che contengono un riassunto di abissi...."  Da In alto a sinistra - Erri De Luca. Ph. Mia 😊🌫

Quel giorno - Valentina Farinaccio

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 Diciassette brevi racconti che narrano il momento che ha cambiato la vita dei protagonisti. Un incontro, una parola, una telefonata, una lettera, una stretta di mano, un gesto, una foto possono cambiare la vita e, talvolta, il corso della storia. Valentina ci porta per mano, in punta di piedi, nella vita di alcuni personaggi famosi, descrivendo l'attimo che ha cambiato tutto: da Massimo Troisi a Einstein, da McCartney e Lennon a Steve Jobs, tante piccole, grandi storie di vita vera. E poi c'è lei, Valentina: la trovi in ogni parola che scrive, con la sua capacità di evocare immagini, di farti vedere e sentire ciò che descrive, con il suo linguaggio semplice e profondo che arriva diritto al cuore. L'ho già detto, la Farinaccio sa scegliere le parole, ha un modo unico di metterle insieme. Parole semplici, che messe insieme assumono una Potenza incredibile e ti spalancano davanti un mondo di immagini e di emozioni. Come quando parla di "famiglia rotta, impolverata"

Tocca l'acqua, tocca il vento - Amos Oz

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 "L'uomo solo che sta alla finestra della sua stanza [...] sente e capisce di fronte a sé nel buio vivo solo colline e colline deserte che fanno finta di essere colline ma non lo sono, sono un desiderio astratto che per breve tempo si veste di cipressi e sassi. Fino a che.".   Meno di duecento pagine, ma c'è di tutto: un grande amore, passione, storia (l'invasione della Polonia, la costruzione del nuovo stato di Israele), filosofia, matematica, musica, guerra, tradimenti, e su tutto aleggia un grande senso di solitudine. Malinconico, onirico, a tratti fiabesco, magico. "Tutto come in punta di dita. Tutto come dentro un sogno". Una scrittura musicale, evocativa, poetica. Magnifiche le descrizioni della natura, dei boschi. "Dalle colline veniva una brezza lieve, sfiorava con la punta delle dita le cime dei pini, li blandiva, diffondeva voci sorprendenti, fremeva un perdono alto e limpido. Il vento infondeva a quei pini una muta e potente allucinazion

Falce di luna

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"Dal mio quarto piano sull'infinito, nella plausibile intimità della sera che sopraggiunge, a una finestra che dà sull'inizio delle stelle, i miei sogni si muovono con l'accordo di un ritmo, con una distanza rivolta verso viaggi a paesi ignoti, o ipotetici, o semplicemente impossibili". Da Il libro dell' inquietudine di F. Pessoa. Ph. dal balcone di casa mia.🌙

Impossibile - Erri De Luca

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 "[La fraternità] sta insieme a libertà e uguaglianza nelle parole della Rivoluzione francese, ma è diversa da quelle. Per una libertà, per un'uguaglianza ci si batte per ottenerle o per difenderle. Per la fraternità non si può. Cos'è allora? È il sentimento che tiene insieme le fibre di una comunità, ne rinforza l'unione e produce l'energia necessaria a battersi per libertà e uguaglianza. La fraternità è il sentimento politico per eccellenza. Non esclude nessuno. [.....] Il comunismo è una fraternità. Quando la perde, smette immediatamente e si rovescia in gerarchie e nuovi privilegi". Che libro! Profondo, intelligente, essenziale, denso, con uno sguardo accusatorio e graffiante al presente e rassegnato e malinconico al passato. È il racconto degli ultimi decenni della nostra storia con la triste consapevolezza di come i tempi siano cambiati, gli uomini, siano cambiati. Due uomini: un giovane magistrato ed un uomo avanti negli anni accusato dell'omicidio

La versione di Fenoglio - G. Carofiglio

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 No, non sono entrata in sintonia con questo romanzo. Sarà che ho ancora impresse la potenza, l'intensità e l'emozione di Le tre del mattino, sarà che il romanzo poliziesco non è il mio genere, ma l'ho trovato poco coinvolgente, poco interessante. Sicuramente c'è qualche bella pagina, qualche riflessione su cui soffermarsi (la paura del tempo che passa inesorabile lasciando i suoi segni sul corpo che invecchia, l'insicurezza di un giovane che non sa cosa fare della sua vita, la denuncia dei metodi violenti usati dalle forze dell'ordine durante gli interrogatori) ma più che un romanzo pare un manuale su come diventare investigatore. I personaggi e i loro colloqui appaiono finti, i dialoghi poco interessanti, inoltre alquanto pretestuosi e talvolta fuori luogo i riferimenti a titoli o frasi di romanzi e poesie. Carofiglio ha senza dubbio una bella scrittura, gradevole, fluida, si legge velocemente, ma questo, che sembra piuttosto un romanzo di formazione, non lasc

La ragazza di Bube - Carlo Cassola

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 "…Ma cosa credono di aver fatto mettendo in galera Bube e Ivan? Giustizia forse? No, hanno fatto dell'altro male: a Bube, a Ivan, alle loro famiglie; e a me… Tutto quello che ci hanno fatto soffrire, che ci faranno soffrire ancora, è servito forse a rimediare qualcosa? Io glielo vorrei proprio domandare, ai giudici: facendo soffrire noi avete forse alleviato il dolore di qualche altro?"   Stile sobrio e scorrevole, dialoghi vivi e descrizioni del paesaggio molto belle, un romanzo che narra uno spaccato di quelle pagine di storia confusa e convulsa che furono gli anni del dopoguerra, quando non era più chiaro chi fossero i nemici, di chi potersi fidare; degli eccessi perpetrati da chi, per anni, era stato oppresso, braccato nella paura e nella clandestinità. Gli anni della lotta partigiana, delle lotte del socialismo e del comunismo contro quanto restava del retaggio di anni di fascismo. Anni di grandi speranze e di tristi delusioni. In questo contesto vive Mara, la rag

La pioggia prima che cada - J. Coe

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 "《a me piace la pioggia prima che cada》 [...] 《non esiste una cosa come la pioggia prima che cada. Deve cadere, altrimenti non è pioggia》 [...] Dopo qualche minuto mi guardò e scosse la testa con aria di commiserazione [...] 《certo che esiste una cosa così>》disse 《È proprio per questo che è la mia preferita. Qualcosa può ben farti felice, no? Anche se non è reale》. Cos'è una foto? Il ricordo di un attimo, di una persona, di un luogo, ma anche di un periodo, delle persone che popolavano quel periodo, dei luoghi che frequentavi, delle emozioni che provavi. Dalle foto si può ricostruire una vita? È quello che fa Coe in questo romanzo. Venti fotografie, che testimoniano, talora ingannevolmente il passato, raccontano la storia di tre donne, dalla Seconda Guerra Mondiale fino ai nostri giorni. I temi sono tanti: legami non sopporati, ostilità di madri che si deposita sul cuore delle figlie deviandone, inevitabilmente, il corso della vita, ma anche amore profondo e delicato. U

Ascoltando Ivano Fossati al tramonto

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 ...siamo sognatori di mondi ragazze a cui piacevano i poeti  capitani di tavole imbandite destini a scomparsa  siamo voci erranti.  Qui oggi e soltando oggi la terra  all’orizzonte tenue di nuovo appare  Dancing sopra il mare - Ivano Fossati.  Ph. Tramonto da casa mia🌄💓

La compagnia delle anime finte - Wanda Marasco

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 Visionario, potente, intenso, graffia l'anima. Scritto con un linguaggio lirico, incantatore, che mescola dialetto e poesia. Luci ed ombre, passato e presente, vita e morte si confondono in questo romanzo che appare avvolto da una luce che illumina o nasconde, chiarisce o abbaglia, avvicina o allontana come la luce di "Una lampada immaginatrice che fascia il vico e la casa". È la storia di tre generazioni di donne, madri e figlie, forti quasi crudeli, impietose, disperate, perchè sempre, in ogni epoca ed in ogni dove sono le donne le prime vittime della miseria, del degrado, delle convenzioni. Le figure maschili sono marginali, meschine, inconsistenti. "«Ma' ti devo dire una cosa ». Non sono io che parlo. È la paura. Sta passando un respiro impaurito tra il suo corpo e il mio". Rosa assiste la madre morente e ricorda, dando voce ai pensieri, ai ricordi, ai dolori della madre. Come se i pensieri della donna morente le parlassero, Rosa accoglie, immaginando

Come un respiro - F. Ozpetek

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 "Chi può affermare senza ombra di dubbio che esista una sola verità, una sola versione dei fatti?". Due donne: due modi di amare e di odiare, due modi di ribellarsi ed accettare, di ricordare e dimenticare, di affrontare il dolore ("...dolore . Una parola che dice tutto ma non spiega nulla"); due modi di scontare una colpa; di vivere e sopravvivere. Ed intorno tante altre vite, tante altre storie di amori dichiarati, taciuti o segreti, di tradimenti, di speranze. Storie di vite che scorrono come nella sceneggiatura di un film. È già un film, questo di Ozpetek, non un romanzo. E l'autore ci gioca, gioca col lettore, portandolo al cinema con precisi riferimenti "perché al cinema hanno smesso di fare l'intervallo?.....vuole che le luci si spengano e torni il buio in sala..." Lo sviluppo della trama si intuisce sin dalle prime pagine e quello che forse sul grande schermo potrebbe risultare un colpo di scena, per il lettore è un finale scontato. Mo

Almarina - Valeria Parrella

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 "Ci vuole un sacco di tempo,o una poesia perfetta, per dire davvero le cose come stanno". Valeria Parrella in poche pagine è riuscita a scrivere una storia che è poesia perfetta. Una storia d'amore,sull'amore,sulla capacità di amare e sperare. Un romanzo sulla speranza,una speranza che guarda oltre il quotidiano, oltre il dolore, oltre la perdita, le illusioni e le delusioni,oltre la drammaticità della vita. Una speranza che abbraccia tutto e tutti,la speranza di un mondo migliore,con meno autorità e più umanità, senza divari sociali, senza paura e senza odio. "...l'odio è una paura costante incancrenita, è una difesa che si è fatta fraintendimento, l'urlo che è rimasto nel fondo della terra e nessuno ha ascoltato per tempo". Una storia sui ricordi che "restano sempre dove li abbiamo lasciati". Un romanzo su Napoli, sulla sua bellezza, le sue contraddizioni, il suo cuore. Splendida la descrizione del sole che sorge dietro il Castel dell

Giovanissimi - A. Forgione

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 L'adolescenza: età difficile, dolorosa. Sentimenti ed emozioni potenti e contrastanti. Senso di inadeguatezza e allo stesso tempo di onnipotenza, paura e avventatezza, timidezza e spregiudicatezza, rabbia e bisogno d'amore, ribellione e ricerca di certezze. Più difficile quando si vive alla periferia di Napoli ed ancor di più quando si è stato abbandonato dalla madre. Marco, detto Marocco, vive con il padre che cerca di guidarlo con severità e comprensione. La loro è una vita di silenzi, cose taciute, domande non fatte: "erano anni ormai che facevamo finta di nulla. Anni che non la vedevo né di persona né in fotografia. Anni che se n'era andata e anni ch'era un vuoto che saltavamo e in cui, altre volte, sprofondavamo." Le giornate di Marco trascorrono tra la scuola che non ama, dove sta maturando una bocciatura ed il calcio, dove riesce bene; le nottate le trascorre "allenandosi a non soffrire". In una casa vuota, triste, silenziosa. "Mi dissi